Università, dati allarmanti: troppi quelli che gettano la spugna

Università, gli ultimi dati che arrivano sono a dir poco allarmanti: troppi gli studenti che gettano sin da subito la spugna 

Prima iniziano questa esperienza e poi scappano. Almeno la maggior parte. Solamente 3/4 diplomati (coloro che arrivano da percorsi tecnici e professionali) si immatricolano. Anche se, buona parte di loro, ha qualche ripensamento e getta la spugna. Almeno questo è quello che fa sapere l’ultimo rapporto stilato da “AlmaDiploma“. Questi ultimi hanno analizzato le prestazioni dei ragazzi usciti da scuola nel 2022. Per uno studente su sei la scelta che aveva optato non era del tutto soddisfacente.

Uno studente su sei ci ripensa
Studente universitario (Pixabay Foto) Cityrumors.it

I dati in questione parlano chiaro: il 6,8% ha mollato, il 9,3% ha cambiato corso di laurea o ateneo. I numeri del 2020 invece rivelano che: il 9,3% ha abbandonato, mentre quella dei cambi in corsa arriva al 14,9%. I più delusi dall’esperienza universitaria sono le ragazze e i ragazzi provenienti dagli indirizzi professionali. Il 17,6% di loro rinuncia entro i 12 mesi dall’iscrizione, che a 3 anni arrivano al 24%. Da non trascurare il tasso di abbandono tra gli studenti degli istituti tecnici: coloro che lasciano dopo un solo anno sono il 10,7%,17,6% dopo 3 anni. Solo il 4,8% dei liceali interrompe prematuramente l’università. 

Università, troppi gli studenti che mollano dopo un anno: svelati i motivi

Sempre per quanto riguarda i liceali arrivano altri dati: 1 su 10 cambia ateneo o corso di laurea dopo un anno dall’iscrizione. A tre anni diventa il 16,5%. Quelli che arrivano da istituti tecnici e professionali abbandonano al primo anno il 7,2% mentre il 2,7% degli iscritti si dà una seconda chance prima di salutare il mondo universitario. Dopo tre anni dal diploma, tra i diplomati tecnici e professionali, sono il 12,1% e l’8,6%.

Uno studente su sei ci ripensa
Disperazione di uno studente (Pixabay Foto) Cityrumors.it

Secondo quanto riportato da “Skuola.net” ad influire particolarmente è il voto di Maturità. Chi ha avuto un punteggio più basso (9,1%) molla subito rispetto a chi ha avuto un voto importante (5,3%). I maschi che abbandonano sono pari all’8,6%, le femmine il 5,5%. Senza trascurare anche i fattori familiari.

Quali sono le motivazioni che spingono lo studente a lasciare l’università? In primis una insoddisfazione generale per le discipline insegnate. Lo confermano i diplomati del 2022 pari al 27,2%. L’8,5% trova il corso troppo difficile. Il 9,9% è insoddisfatto dell’ateneo a cui era iscritto. Per il 12,5%, invece, l’abbandono è legato all’impossibilità di aver potuto frequentare il corso desiderato. Da considerare anche altri fattori come: motivi personali (16,9%), lavorativi (15,7%) o economici (7,6%). 

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