Sabino Cassese in un’intervista a ‘Il Giornale’ si sofferma sulle dichiarazioni di Degni sul governo e sul ruolo della Corte dei Conti.
Le dichiarazioni di Degni sul governo continuano a far discutere. E Sabino Cassese in un’intervista a Il Giornale attacca duramente il giudice della Corte dei Conti. “Ha commesso due errori molto gravi – sottolinea il ministro – come magistrato ha obbligo di riservatezza e poi da magistrato contabile deve auspicare una approvazione della manovra in tempi brevi e non un esercizio provvisorio, che può provocare danni per il Paese“.
Per questo motivo per Cassese si tratta “di dichiarazioni inopportune e di esternazioni illegali, che violano l’obbligo di imparzialità e riservatezza“.
Per Cassese la Corte dei Conti attualmente si “comporta come un semplice sindacato. Chiede al governo di aprire tavoli negoziali e dimenticando di essere uno dei corpi principali dello Stato“.
“Bisognerebbe, quindi, cambiare – aggiunge l’ex ministro – la Corte dei Conti è l’occhio del Parlamento: riferisce direttamente direttamente alle Camere sul risultato del riscontro che svolge sulla gestione del bilancio dello Stato. Ora, però, è comporta da giuristi mentre una volta vedeva la presenza di esperti di bilanci e di conti. Per questo motivo manca la preparazione di base”.
Per Cassese “in Italia ci sono troppi controlli finalizzati alle responsabilità per presunti danni e nessun controllo o verifica sui risultati dell’attività amministrativa, che aiuterebbero anche a capire che cosa funziona e cosa no e come migliorare in futuro“.
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