Benjamin Harnwell in esclusiva ai nostri microfoni sul possibile passo indietro di Joe Biden: “Scelta inspiegabile. Ecco il motivo”.
Negli Stati Uniti danno ormai per certo un passo indietro di Biden. Già nelle prossime ore, secondo le ultime indiscrezioni, il candidato dem potrebbe annunciare la propria intenzione di non correre al voto di novembre.
In pole position per la sostituzione sembra essere Kamala Harris. Ai nostri microfoni è intervenuto Benjamin Harnwell, conduttore provvisorio di Steve Bannon’s WarRoom, per commentare proprio il possibile passo indietro di Joe Biden.
Benjamin Harnwell, lei ai nostri microfoni aveva anticipato la possibilità di un ritiro di Biden. Si aspettava una decisione simile anche dopo l’attentato nei confronti di Trump?
“In un certo senso, il ritiro di Biden era più prevedibile prima dell’attentato di Donald Trump che adesso. Perché prima dell’attentato i Democratici potevano ancora almeno sperare di batterlo. Adesso, è più probabile che mai che Trump stravincerà. Chi fra i Dem vorrebbero perdere la loro unica opportunità in questo ciclo ormai troppo sfavorito?“.
Il nome in pole position è quello di Kamala Harris. Profilo che potrebbe fare rialzare la testa ai democratici oppure no?
“No. È totalmente incapace e odiata dai Dem stessi. Però essendo così odiata dai Dem, forse sarà il candidato perfetto dei dirigenti del partito per fare il capro espiatorio questo novembre lasciandosi liberi a costruire il loro futuro attorno a una figura più sostanziale“.
La scelta è condizionata anche dal fatto che gli elettori dei democratici hanno ormai abbandonato Biden?
“Adesso sanno che Trump è imbattibile a novembre. I Dem si scaricheranno di Biden nei prossimi giorni, forse anche così presto come questo fine settimana, e poi si dedicheranno a salvare quello che possono dei seggi nella Camera dei Deputati e nel Senato. Le solite considerazioni, per usare il gergo degli strategisti professionali, delle conseguenze ‘down-ballot’“.
Cosa dobbiamo aspettarci in questi ultime settimane di campagna elettorale? Toni duri oppure il cambio candidato dem potrebbe portare un qualcosa di diverso?
“Se i toni sono più duri o più morbidi saranno determinati dai sondaggisti che sono sempre al lavoro a controllare le eventuali uscite con i cosiddetti “focus groups”. I toni saranno più morbidi solo se è questo quello che è voluto dal popolo americano (e non vedo nessuna evidenza di questo). Però solo perché Trump ha effettivamente gia vinto la Casa Bianca non significa che la battaglia elettorale di novembre è già finita. Anzi. Come dicevo, la battaglia “down ballot” per i seggi dei deputati e senatori sarà, forse, anche più aggressiva che mai perché i Dem vorranno “limitare” un Presidente Trump tramite il Congresso. Questi non sono il tipo da arrendersi. Lotteranno fortemente fino all’ultimo momento“.
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