La sentenza di Rovigo, con l’assoluzione di un uomo che ha sparato ad una banda di malviventi entrata nella sua abitazione, crea un precedente. Ecco cosa sta succedendo a livello politico
“La difesa è sempre legittima”. Giorgia Meloni scende in campo e commenta la vicenda che si è verificata a Rovigo, dove un uomo ha ferito un ladro che si era introdotto nella sua abitazione. Il 68enne si è ritrovato faccia a faccia con una banda di malviventi che aveva forzato i sistemi di sicurezza ed erano entrati nella sua casa di Grignano, a due passi da Rovigo. L’uomo, sulla base delle nuove norme sulla legittima difesa, non è indagato.
La vicenda ha creato scalpore: il vice Premier Salvini ha rivendicato le norme studiate e volute dalla Lega sull’attenuazione dell’eccesso di legittima difesa e che ha portato la Procura a non prendere provvedimenti nei confronti dell’uomo. Che non è stato iscritto nel registro degli indagati. “Norme – ha ribadito Salvini – a tutela dei cittadini per bene”, perché, “come sosteniamo da anni, la difesa è sempre legittima”.
Secondo la ricostruzione, la vittima si era ritrovato in una situazione di pericolosità, con il forte rischio di essere colpito con un cacciavite. Ed ha mirato senza la volontà di uccidere. Elementi che oggi la Procuratrice della repubblica di Rovigo, Manuela Fasolato, ha evidenziato in una nota in cui ribadisce di non procedere per il reato di eccesso di legittima difesa, ma solo per la tentata rapina aggravata del malvivente ferito e tuttora ricercato. “La persona offesa – ha scritto Fasolato in una nota – ha sparato, mirando a parti non vitali, con un’arma regolarmente denunciata, per difendersi dal soggetto travisato da passamontagna che si trovava all’interno della sua abitazione, al buio, e che stava cercando di colpirlo con un cacciavite nonostante fosse scattato l’allarme, e la persona offesa avesse già avvisato ad alta voce che era armata, nonché avesse invitato ad andarsene chi si trovava dentro la sua abitazione”.
Un caso che sta facendo discutere e che rientra perfettamente nella fattispecie prevista dal rinnovato articolo 52 del codice penale, per il quale “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio od altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta” e precisa la proporzionalità del caso “se usa un’arma legittimamente detenuta” per difendere “la propria o la altrui incolumità” e “i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d’aggressione”.
Il governatore del Veneto Luca Zaia ribadisce: “Era il secondo tentativo di furto in casa quello che ha indotto, la sera del 3 novembre, un uomo di Rovigo a sparare a un ladro. Il malvivente, a volto coperto, è stato ferito dal colpo di pistola, ma è in fuga. La Procura di Rovigo procede contro ignoti per tentata rapina aggravata, ma il padrone di casa – un 68enne – non risulta indagato in base alla nuova legge sulla legittima difesa. Mi sembra una decisione di buonsenso, come sostengo da sempre: la proprietà privata va tutelata e la difesa è sempre legittima”.
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