Nelle ultime ore si è parlato molto del possibile passaggio della Gelmini da Azione a Fratelli d’Italia. L’ex ministro: “Ho già risposto”
È un periodo molto movimentato in politica. La ripresa dei lavori dopo la pausa estiva sta portando a diverse novità anche dal punto di vista degli schieramenti. È notizia ormai di qualche giorno la scelta di Luigi Marattin di lasciare Matteo Renzi e spostarsi momentaneamente nel Misto. Una decisione strettamente legata all’apertura del leader di Italia Viva al centrosinistra.
Ma l’addio di Marattin e di una nutrita pattuglia di ormai ex dirigenti locali di Italia Viva ha dato il via ad una serie di possibili abbandoni nei partiti centristi. Tra i diversi nomi di spicco che si sono stati fatti c’è anche quello della Gelmini. In particolare, nelle ultime ore si è parlato di un possibile passaggio dell’ex ministro da Azione a Fratelli d’Italia. Secondo la ricostruzione de La Stampa, sarebbe davvero ormai vicino il trasferimento nel partito del premier Meloni anche se la diretta interessata preferisce non commentare queste voci.
Intercettata dai nostri microfoni all’esterno di Montecitorio, Mariastella Gelmini ha preferito non soffermarsi sulle ultime indiscrezioni che la vedono ormai ad un passo da Fratelli d’Italia: “Ho già smentito questa notizia. Abbiamo detto tutto“.
Il vicesegretario e portavoce di Azione si è soffermato anche su altri temi politici come la Manovra: “Va costruita con grande senso di responsabilità e attenzione ai conti pubblici evitando inutili bonus. Si deve provare a rilanciare il lavoro in questo Paese e quindi noi confidiamo che il ministro Giorgetti trovi le risorse per il taglio del cuneo fiscale, ma anche per la sanità. Sono queste le due priorità“.
Non solo le voci sul passaggio in FdI e manovra. La Gelmini ha affrontato il tema dello Ius Scholae dopo il no della Camera agli emendamenti delle opposizioni, compreso quello di Azione. Come riferito dall’Ansa, l’Aula ha bocciato le proposte della minoranza con 169 voti contrari (anche quelli di Forza Italia), 126 a favore e 3 astenuti.
“È stato commesso un grave errore – il commento della portavoce del partito di Calenda – lo Ius Scholae l’abbiamo sempre sostenuto ed è una proposta che è in linea con una integrazione che parta appunto dalla formazione, dalla scuola e dalla costruzione di una identità. E quindi è un tema che sta molto a cuore“.
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