Barelli (Fi): “Manovra rivolta alle fasce più deboli. Contrasto Mediaset-FdI? Vi dico che…”

Paolo Barelli, capogruppo di Fi alla Camera, in un’intervista a ‘La Nazione’ affronta diversi temi tra cui anche quello di un possibile contrasto tra Mediaset e FdI.

Il caso Giambruno continua a far discutere e nei giorni scorsi si era parlato anche di un possibile contrasto tra Mediaset e Fratelli d’Italia. Una ipotesi che Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, tende ad escludere.

“Non c’è niente di politico in tutto questo – sottolinea Barelli in un’intervista a La Nazione – non ho nulla da dire perché si tratta di un qualcosa di privato e personale. E speculare su questi temi è davvero volgare. Io sono certo che in Italia tutti riconoscono il valore i quanto ha creato Berlusconi. Mediaset è un’azienda che ha sempre garantito la corretta informazione senza fare distinzioni. Fibrillazioni in Mediolanum? Non ha condizionato il nostro atteggiamento a favore dei mercati e del Paese“.

Il pensiero di Barelli sulla manovra

Barelli in questa intervista si sofferma anche sulla manovra ribadendo che Forza Italia è “soddisfatta delle scelte fatte dal governo. Si tratta di un provvedimento rivolto alle fasce più deboli. E’ importante anche il sostegno del personale della sanità per abbattere le lunghe liste d’attesa e il rinnovo di tutti i contratti del pubblico impegno“.

Per il capogruppo di Forza Italia un passaggio anche sulle pensioni minime: “Le decisioni portano a circa 620 euro quelle destinate dai 65 anni in su. Si tratta di un altro passo avanti ottenuto grazie a Forza Italia“.

Il tema giustizia

Altro tema fondamentale per Forza Italia è sicuramente quello della giustizia. “Questa riforma è sempre stato un cavallo di battaglia portato avanti da Berlusconi – spiega Barelli – e noi vogliamo arrivare al traguardo con la separazione delle carriere compresa. Per Fi la difesa deve avere le stesse opportunità dell’accusa e il giudice deve essere terzo“.

“Una giustizia veramente giusta è molto importante per il nostro Paese – aggiunge ancora il capogruppo di Fi alla Camera – perché non sia di ostacolo a tutti gli investitori stranieri che vogliono regole certe“.