L’ex ministro Bonetti: “Troppe molestie sui luoghi di lavoro”

La deputata impegnata con i Popolari europeisti riformatori torna sull’argomento mediatico di Meloni-Giambruno e su quanto influiscano i social

Un affondo. Una situazione che poco comprende ma di cui sa parecchio e non ci mette molto ad approfondire l’argomento. La ex ministra delle Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti ora è all’interno di Per (Popolari europeisti riformatori) e lavora con Azione di Calenda, un binomio che sta crescendo e trovando adesioni.

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L’ex ministro delle Pari opportunità Elena Bonetti durante una conferenza (Ansa Cityrumors.it)

 

Concordi, Azione e Per, sono entrambi i movimenti che rappresentano su quanto sta accadendo dal punto di vista mediatico e soprattutto sociale su quanto è accaduto tra il Premier Meloni e l’ormai ex suo compagno Giambruno. E la Bonetti a riguardo l’eventualità di mettere tutto su piazza spiega: “Penso sia grave che si sia avviato un attacco mediatico che ha esposto il privato di una famiglia alla pubblica piazza e al pubblico giudizio. Stiamo parlando della presidente del Consiglio”.

“Meloni è tenuta a dare conto delle proprie scelte politiche e non del ruolo dell’ex compagno”

La scelta
L’ex ministro Elena Bonetti e il ministro degli Affari Europei, Coesione Territoriale e PNRR Raffaele Fitto (Ansa Cityrumors.it)

 

E in passato invece c’è stato chi ha provato a chiedere alla presidente del Consiglio dei commenti su quanto avesse detto e fatto Andrea Giambruno durante le sue dirette nella trasmissione Diario del Giorno. Ma per la Bonetti le cose da dire sono altre, non certo su questo: “Credo che Meloni sia tenuta a dare conto delle proprie scelte politiche e non del ruolo dell’ex compagno nella sua redazione“.

Questi fuorionda, al di là del pessimo gusto, sono stati anche il sintomo di comportamenti molesti davanti a persone che facevano parte di uno studio televisivo e per di più sul luogo di lavoro: “Distinguiamo quel che attiene un rapporto privato e personale tra la presidente e il suo compagno, dal contenuto di quanto è stato reso pubblico evidenziando atteggiamenti lesivi con allusioni nei riguardi di colleghe. Ci sono comportamenti troppo spesso ancora presenti nei luoghi di lavoro in cui le donne vengono molestate verbalmente o con azioni. Situazioni da individuare e stigmatizzare adottando i dovuti provvedimenti”

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