Meloni-Giambruno, il commento di Fini non lascia dubbi: “Ora è un simbolo”

In una intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica” è intervenuto Gianfranco Fini. Quest’ultimo ha affrontato l’argomento relativo alla separazione social tra Giorgia Meloni e Andrea Giambruno 

Anche l’ex presidente della Camera e numero uno di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, si è voluto soffermare sulla separazione social di qualche giorno fa. Ovvero quella che ha visto protagonista la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Quest’ultima ha annunciato la separazione, dopo dieci anni, dal suo compagno Andrea Giambruno. Il tutto dopo i fuorionda del giornalista lanciati dal programma “Striscia la Notizia” in cui si comportava in maniera “non professionale”.

Intervista alla 'Repubblica'
Gianfranco Fini e Giorgia Meloni (Ansa Foto) Cityrumors.it

 

Per Fini non ci sono dubbi: questa separazione potrà essere solamente un vantaggio per la premier. Ovvero che le può fare solamente bene, a livello lavorativo. Ne ha parlato al quotidiano ‘La Repubblica’ durante la presentazione del libro di Paolo Macrì “La destra italiana da Guglielmo Giannini a Giorgia Meloni”. A quanto pare, quindi, da questa vicenda la numero uno di Fratelli d’Italia ne può uscire solamente rafforzata.

Meloni-Giambruno, Fini non ha dubbi “Premier ne esce più forte”

Queste sono alcune delle sue parole: “È cresciuto l’apprezzamento soprattutto tra le donne, che si sono sentite riscattate da mariti fedifraghi, irrispettosi, inadeguati“. Non solo: questo suo comportamento e le sue parole hanno trovato il consenso di moltissime donne che si sono schierate dalla parte sua. Anche se, tutto questo, non vuol dire assolutamente che possa andare ad influenzare le elezioni europee.

Intervista alla 'Repubblica'
Andrea Giambruno e Giorgia Meloni (Ansa Foto) Cityrumors.it

 

Forse quelli vanno preparati in altro modo. Non so quanto questo possa influire». Non solo. Sempre secondo Fini «è oggi che si può dar vita alla destra conservatrice e repubblicana. Giorgia può farlo“. Una riflessione che porta, inevitabilmente, indietro al Popolo delle Libertà e alla scommessa che riguarda il bipolarismo. Anche se, su questo, è intervenuto direttamente il capogruppo del Partito Democratico al Senato, Francesco Boccia.

Proprio quest’ultimo ha precisato: “La destra di Meloni non è quella che voleva costruire Fini”. Proprio l’ex leader di Alleanza Nazionale ribatte: “Patriottismo repubblicano non è nazionalismo”. Ora bisogna solamente aspettare la risposta della Meloni, se è completamente d’accordo oppure no.

 

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