Il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, ha parlato in una lunga intervista rilasciata al ‘Quotidiano Nazionale’
Uno degli argomenti maggiormente discussi, in quest’ultimo periodo, per quanto riguarda il mondo della politica non può che essere quello relativo al Superbonus. Lo stesso che sta continuando a creare non poche polemiche. Lo stesso fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, quando al governo era presente Giuseppe Conte, fino a quando non è stato eliminato del tutto. O forse no? Fatto sta che si tratta di un tema ancora molto caldo. Ed è per questo motivo che Maurizio Gasparri ci ha tenuto a fare chiarezza.
Lo ha fatto rilasciando una intervista al ‘Quotidiano Nazionale‘ dove ha voluto esprimere il proprio pensiero a riguardo. Queste sono alcune delle sue parole: “Noi invitiamo tutti ad una riflessione. Dal momento in cui ci sono dei lavori in corso che riguardano imprese e cittadini. Gli stessi che stanno vivendo in un vero e proprio limbo. Siamo consapevoli delle conseguenze devastante per i conti pubblici per colpa dei grillini. Ci sono condomini ed aziende che aspettano ancora risposte dal governo“.
Sulla manovra finanziaria ferma ha rivelato: “Non usiamo questo tema come clava, ma come problematica ancora aperta. Non dimentichiamoci del Milleproroghe. Tutto dipenderà dalla volontà del governo“. Sul patto di stabilità dichiara: “Sia su questo argomento che sulla crescita riteniamo che occorra una discussione molto più approfondita. Non riguarda solo la riforma del patto, ma anche le politiche fiscali, l’unione bancaria ed anche il Mes”.
Gasparri: “Tutti vorrebbero Draghi, ma Macron…”
In questi ultimi giorni si è ritornato a parlare del nome di Mario Draghi come possibile ruolo chiave in Europa. Una soluzione che allo stesso Gasparri non dispiace affatto. Per lui si potrebbe trattare di una soluzione più che positiva: “Lo conosco dal ’93 ed è una figura importante della politica italiana e non solo. Fu proprio Berlusconi a incoraggiare la sua nomina come guida della Banca d’Italia e poi quella della Bce“.
Poi precisa: “Mi sembra strano che il presidente francese Emmanuel Macron facesse il nome di un italiano per la guida della Commissione. Per il semplice motivo che ogni commissario deve essere designato dallo stesso Paese“. In conclusione, sempre su Draghi, ammette: “Chi non lo vorrebbe. Macron farebbe bene a chiamare la sua concittadina Christine Lagarde per chiederle di abbassare i tassi di interesse che pratica“.