Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha rilasciato una intervista ai microfoni del quotidiano “Il Foglio” in cui si è soffermato su vari argomenti
Direttamente da Palazzo Chigi il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rivela le ultime novità non solo dal mondo della politica italiana, ma anche dal resto del mondo. Una breve intervista quella che ha rilasciato al ‘Foglio‘. Nel corso della stessa, però, ci ha tenuto a ribadire e fare chiarezza su una cosa: dell’Europa in generale ci si può tranquillamente fidare. In particolar modo sulla questione che vede come protagonista l’Ucraina.
Non è affatto un mistero che il Paese del presidente Volodymyr Zelensky stia facendo di tutto per poter entrare a far parte dell’Unione Europea. Anche se, a dire il vero, non tutti sono completamente d’accordo. Chi si è sempre schierato a favore non può che essere l’Italia. Smentisce le voci di chi parla che un loro possibile ingresso possa rappresentare un pericolo per gli altri.
Tanto è vero che ci ha tenuto a ribadire: “E’ un Paese che deve essere difeso con la forza. Non si difende solamente la democrazia, ma un principio. No a quei paesi che con l’utilizzo delle armi pensano di poterla averla vinta. Se non ci fosse stato l’aiuto dell’Occidente la Russia avrebbe annientato l’Ucraina ed anche gli altri paesi confinanti“.
Tajani tra Ucraina e Mes: il punto della situazione
Tra coloro che hanno ribadito il loro “no” c’è il premier ungherese Viktor Orban. Su questo Tajani ha risposto: “Ok a loro ingresso senza pensiero di Orban? L’Europa del futuro dovrà essere a due velocità, l’assenza dell’Ungheria segna una svolta per il domani. Più ci si allarga e più si dovrà andare veloci.
Sul Patto di Stabilità, Mes e Commissione europea del futuro ha ribadito: “Sul primo vogliamo concludere in maniera positiva. Di conseguenza non possiamo accettare delle regole che l’Italia non può rispettare. Non vogliamo prendere in giro gli italiani. Prendere impegni che non possiamo mantenere significa lasciare ai governi successivi un peso enorme.
Mes? Se ne sta parlando tanto, ma è solo un tassello dell’unità bancaria. Non bisogna dimenticare tutto il resto come armonizzazione fiscale e mercato dei capitali. Sono sempre stato favorevole alla ratifica del Mes, lo ribadisco e lo ripeto ancora una volta. Mi piacerebbe ragionarci su in merito al contesto e sul futuro dell’Europa“.
In conclusione non sono mancati i complimenti nei confronti della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. Su quest’ultima Tajani ha ribadito: “Si tratta di una donna da premiare“. Su Donald Trump e gli USA, in vista delle prossime elezioni, ribadisce: “Non facciamo il tifo per nessuno. Con il segretario Blinken si lavora molto bene“.