I responsabili sanitari hanno confermato la diffusione di un nuovo focolaio in Italia: i casi aumentano e si è registrato anche un decesso
Come se non bastasse la recente infezione da Covid 19, l’influenza stagionale, la west nile, e tutte gli altri virus che regolarmente si abbattono sulle regioni italiane. In Italia si è sviluppato un nuovo focolaio: che ha portato alla diffusione di un batterio che si è sviluppato in modo costante in una regione del nord Italia. E che purtroppo ha provocato una vittima.

Si tratta della legionella. Un batterio responsabile della legionellosi, un’infezione che generalmente può manifestarsi in due forme: Malattia del legionario, una polmonite anche grave, con febbre alta, tosse, difficoltà respiratoria e la Febbre di Pontiac, una forma più lieve, simile a un’influenza. L’attenzione dei medici è rivolta al primo ceppo: che si è sviluppato in una metropoli italiana: portando ad una grande diffusione.
Legionella, undici casi a Milano: c’è un decesso
Il focolaio di legionella si è sviluppato a Milano, nel quartiere San Siro: la conferma è arrivata dall’Ats. I casi ufficializzati sono undici e, purtroppo, si è registrato un decesso. Secondo il rapporto dei responsabili sanitari, tutti i casi non sarebbero collegati tra di loro. Le persone che si sono ammalate non abitano nelle stesse abitazioni e non avrebbero avuto nessun tipo di contatto. I responsabili della struttura milanese hanno iniziato le indagini per provare a capire l’origine di questo focolaio e come si è sviluppato il contagio. Le case sono state campionate (tranne una che è risultata inaccessibile); sono seguite le indicazioni per la bonifica.

L’Ats di Milano fa sapere, inoltre, che si è “proceduto alla verifica delle torri evaporative della zona, tutte censite e valutate. Per una di esse si è reso necessario effettuare il campionamento in quanto in funzione. In parallelo sono stati campionati diversi punti della rete acquedottistica pubblica”. Le analisi di laboratorio di questi punti sono tuttora in corso. Altri siti considerati sensibili dell’area, con particolare riferimento a luoghi frequentati, sono stati ispezionati ma senza riscontro di situazioni a rischio. Nel quartiere non sono presenti fontane ornamentali che potrebbero essere fonti di dispersione della legionella, tuttavia – viene ancora sottolineato – proseguono le attività di verifica ad ampio spettro.
Come si sviluppa la legionella? E come si cura?
“Si rammenta – conclude il comunicato dell’Ats – che la legionella è un batterio che vive negli ambienti acquatici da cui può diffondersi nella rete idrica delle abitazioni e di altri impianti. Il contagio avviene esclusivamente attraverso l’inalazione di minuscole gocce (aerosol) di acqua contaminata. Non è possibile il contagio da persona a persona, né bevendo l’acqua”.

Si può contrarre durante una doccia, usando dei rubinetti poco utilizzati, vicino a fontane, umidificatori o impianti industriali contaminati. Le persone più a rischio sono quelle con il sistema immunitario debole, anziani, fumatori e soggetti con malattie polmonari croniche. Si tratta con antibiotici specifici, e la prognosi è generalmente buona se la diagnosi è tempestiva.





