Ancora un lutto sconvolge lo sport italiano. La morte di Franzoso ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo dello sci: ecco chi era
Prima Matilde Lorenzi poi Matteo Franzoso. Lo sci italiano nel giro di poco tempo ha perso due talenti e promesse a causa di una caduta durante gli allenamenti. Il classe 1999 di Genova è morto in Cile dopo due giorni di coma. L’azzurro ha lottato in tutti i modi, ma le ferite riportate erano troppo gravi e per lui non c’è stato niente da fare. La notizia della scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nello sci italiano.

Una morte che riapre la questione della sicurezza soprattutto durante gli allenamenti. Matteo era impegnato in una discesa quando ha perso il controllo andando a sbattere in maniera violenta con la testa. Il trauma cranico e l’edema cerebrale riscontrati dai media subito dopo l’incidente sono stati fatali. L’azzurro ha provato a lottare fino all’ultimo, ma non c’è stato niente da fare. Nella serata di ieri la notizia del decesso.
Chi era Matteo Franzoso: la carriera del giovane sciatore italiano e l’incidente
Nato a Genova il 16 settembre 1999, Matteo Franzoso si è avvicinato al mondo dello sport sin da piccolo. Abbandonato la sua città natale, l’azzurro si è trasferito al Sestriere dove ha iniziato la carriera da professionista che lo ha portato ad ottenere dei risultati importanti a livello juniores oltre che riuscire ad arrivare anche in Coppa del Mondo. Nel 2023 il titolo italiano di combinata alpina che ha confermato il suo talento.
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Una carriera, però, finita troppo presto per un grave incidente. Matteo era impegnato con i compagni di nazionale nel consueto ritiro in Cile prima della stagione invernale. Durante un allenamento, però, la tragedia: Franzoso ha perso il controllo dei propri sci finendo la sua discesa con una brusca caduta. Le condizioni sono sembrate da subito molto gravi tanto che i genitori hanno raggiunto il figlio dopo poche ore.

Matteo ha provato a lottare con tutte le forze, ma nella serata di ieri la tragica notizia. Il giovane azzurro non è riuscito a vincere questa lotta. Una morte che lascia un vuoto incolmabile nel mondo dello sci e, soprattutto, ribadisce la necessità di intervenire per rendere questo sport ancora più sicuro.