Professionista ai massimi livelli sotto ogni punto di vista in pieno stile di Cristiano Ronaldo, forse anche di più
È una delle rivelazioni di quest’anno de La Liga. Si tratta di Pepelu, al centro di tantissime polemiche in passato per essersi trasferito in estate al Valencia direttamente dal Levante. Un po’ come passare dalla Roma alla Lazio, o dal River Plate al Boca Juniors. Adesso però risplende con la maglia dei ‘Pipistrelli’. Ma quali sono i suoi segreti per un successo del genere? Pepelu è uno stacanovista, un malato del riposo, di cibo salutare e buone abitudini. Nessuna distrazione: è fondamentale il suo lavoro lontano dalla Ciudad Deportiva (coordinato e pianificato insieme al club), visto che ha investito moltissimo per rendere l’allenamento a casa quanto più efficace possibile. È un atleta sempre alla ricerca della perfezione fisica.
Le sua routine è estremamente rigida. Per quanto riguarda il cibo, ogni giorno porta a casa la cena preparata dal nutrizionista del club e mangia sempre tre ore prima di andare a dormire. Tutti i pomeriggi svolge qualche tecnica di recupero fisico grazie a un progetto in cui combina diversi stili, tra cui la pressoterapia, massaggi con foam roller, stretching e mobilità. Ha anche fatto posizionare una cyclette nello spogliatoio del Mestalla e segue un programma di attivazione personalizzato prima dell’allenamento per la mobilità delle caviglie e delle anche, per l’attivazione del medio gluteo, ecc.
Il perfezionista Pepelu
Pepelu segue quotidianamente anche un protocollo di miglioramento dell’igiene del sonno. È infatti regolare con gli orari di quando andare a letto, di quando dormire e quando alzarsi. È arrivato anche a limitare l’utilizzo di dispositivi che emettono luce blu. In casa infatti non ci sono lampadine di quel tipo, ma sono anzi presenti oggetti speciali per favorire il sonno. Tutto questo perché la luce blu sveglia il cervello.
Poi controlla sempre i sonnellini con programmi adattati rispetto alle partite. Per dormire utilizza da quattro anni un anello intelligente OURA (proprio come Rodrygo del Real Madrid) e ogni mattina, da sette anni, quando si alza, indossa un cardiofrequenzimetro per monitorare e conoscere il suo livello di stanchezza. “Il calcio si è evoluto e io lo prendo alla lettera. Amo curare tutti i dettagli e questo dà grandi risultati. Lavoro con degli specialisti da molto tempo e si vede giorno dopo giorno. I piccoli dettagli fanno la differenza. Lavoriamo sul sogno, sul riposo, sul recupero e sull’alimentazione. La qualità conta. Io l’ho interiorizzata e mi aiuta molto. La mia prestazione sale di livello“, ha detto Pepelu in un’intervista a MARCA.