Il curioso caso dell’informatico con i microchip sottopelle: “Apro garage e pago col pos”

Il curioso caso dell’informatico che ha i microchip sottopelle: “Apro il garage e pago con il pos e molto altro ancora”

Probabilmente era il suo desiderio. Lo stesso che è stato successivamente rivelato, ma che non è affatto passato inosservato agli occhi della gente. Questa è la curiosa storia di un uomo che si è fatto impiantare, sottopelle, quattro chip. Motivo? Poter svolgere le sue azioni quotidiane. Soprattutto quelle più banali che avrebbe potuto fare senza problemi e, soprattutto, senza ricorrere ad una operazione.

Il curioso caso di Gianni Donadel
Microchip sottopelle (Ansa Foto) Cityrumors.it

 

Il protagonista in questione è Gianni Donadel, un amante dell’informatica ed un uomo di 66 anni. Dopo che si è sottoposto a questo particolare impianto adesso ha realizzato i suoi “sogni”: ovvero quello di aprire l’auto, pagare sfiorando il Pos ed addirittura alzare la saracinesca del garage di casa. Sì, cose che avrebbe potuto fare benissimo manualmente. Solo che in questo caso non alza un dito. Una vicenda che arriva direttamente da Conegliano (provincia di Treviso).

Treviso, Gianni Donadel ed i 4 microchip sottopelle

Molti di voi lo avranno sicuramente riconosciuto visto che, proprio qualche settimana fa, è stato ospite della trasmissione ‘Fuori dal Coro‘ condotto dal giornalista Mario Giordano. In quella occasione ha rivelato a tutti la sua storia che ha lasciato tutti inevitabilmente senza parole. Come riportato in precedenza il 66enne è un amante dell’informatica e lavora in questo settore da un bel po’ di anni. Il suo compito è quello di occuparsi della programmazione e sistemi informatici in una azienda della città.

Il curioso caso di Gianni Donadel
Gianni Donadel (Foto Facebook) Cityrumors.it

 

In una intervista di molti anni fa (precisamente nel 2016) aveva annunciato al ‘Corriere del Veneto’ di avere iniziato una nuova vita “microchippata“. Il tutto dopo l’incontro che, molto probabilmente, ha cambiato per sempre la sua vita. Ovvero quello con l’imprenditore, di origine ungherese, David Orban. Dopo un lungo confronto lo stesso Donadel si è fatto iniettare il primo chip proprio nel bel mezzo della convention. Successivamente ha bissato e poi lo ha fatto ancora per altre due volte.

Adesso ne ha tre nella mano sinistra ed uno in quella destra. Tra questi ne ha uno di tipo Nfc, vale a dire la tecnologia che permette di scambiare dati a contatto mentre gli altri due sono Rfid (Radio Frequenza). Non è altro che un sistema che conserva un codice univoco a onde radio. In una mano ha un chip per poter pagare. Lo stesso Donadel non ha nascosto un po’ di imbarazzo nel momento del pagamento al supermercato. Anche se, di tutto questo, non si è mai pentito e lo rifarebbe senza pensarci due volte.

 

 

Impostazioni privacy