La Commissione europea valuta di eliminare i blocchi geografici per l’accesso ai cataloghi di piattaforme video e creare un mercato unico dell’audiovisivo
Se dovesse venire approvato e dato così il conseguente via libera dalla UE, gli utenti italiani avrebbero la possibilità di abbonarsi a qualsiasi servizio di streaming straniero e bypassare gli abbonamenti “italiani” per guardare film, serie tv e anche i contenuti calcistici in diretta.
Il geoblocking non è altro che una limitazione tecnologica che vieta accesso ai contenuti multimediali in base alla posizione geografica. In poche parole è il sistema che non permette a un utente in Italia di abbonarsi a un servizio di streaming tedesco o di qualsiasi altra nazione europea, per fare un esempio.
Rivoluzione alle porte
Da qualche settimana la Lega di Serie A ha approvato il nuovo contratto televisivo per la trasmissione delle partite del campionato italiano per i prossimi 5 anni. Per altri cinque anni il campionato di Serie A continuerà a essere trasmesso da Dazn e Sky. Con la stessa distribuzione attuale: le 10 partite della giornata su Dazn, con sette esclusive e tre co-esclusive con Sky, le due emittenti garantiranno alle società una base di 900 milioni a stagione per cinque anni, destinata a salire. Mentre per gli utenti tutto rimarrà invariato e saranno costretti ad abbonarsi alle due piattaforme per vedere la spropria squadra del cuore con un costo intorno ai 50 euro al mese fissato dalle stesse piattaforme. Ma ora tutto questo potrebbe cambiare e spalancare le porte a un’ importante novità per tutti gli utenti italiani.
Cosa potrebbe cambiare
La proposta, in particolare, arriva dalla parlamentare europea, la danese Karen Melchior, che sta chiedendo nuove misure per garantire che le minoranze linguistiche, le comunità transfrontaliere e i cittadini che si trasferiscono permanentemente in un altro Stato membro dell’UE possano ancora accedere alla cultura nella loro lingua madre. Quindi, se passasse la proposta, la novità potrebbe cambiare radicalmente la fruizione dei contenuti streaming, in particolare quelli legati al calcio. Infatti, permetterebbe agli utenti di potersi abbonare anche a piattaforme europee per seguire la Serie A o la Champions League in diretta, ad esempio, in base a quella che offre abbonamenti a cifre più convenienti. Tutte le piattaforme streaming, come Netflix, Amazon Prime Video e Disney+, non avrebbero più blocchi geografici e un utente potrebbe accedere a tutti i film offerti dalla piattaforma streaming sul territorio europeo. Ovviamente tutto dipenderà dal Parlamento Europeo, che potrebbe votare presto sulla proposta.