A distanza di dodici anni con accuse e diverse situazioni che si sono accavallate, forse è la volta buona che si sveli il giallo dell’ex dirigente Mps
Uno squarcio di luce dopo anni di depistaggi, polemiche e tanto altro. Ma sembra esserci una direzione diverso sulla morte di David Rossi, il capo della comunicazione di Monte Paschi Siena, scomparso il 6 marzo del 2013 in situazioni ancora del tutto da chiarire. Fino adesso.

Alla base di tutto ci sarebbe una nuova consulenza che, su basi scientifiche e fisiche, dimostrerebbe che David Rossi sia stato ucciso e che non si sarebbe mai suicidato ma fu costretto e alla fine gettato dalla finestra. Uno studio affidato ad un ingegnere forense esperto di virtual crash. Un luminare riconosciuto in tutto il mondo e che ipotizza uno scenario clamoroso e lo farebbe con prove certe e granitiche dal punto di vista fisico.
Il capo della comunicazione di Mps fu trovato morto il 6 marzo 2013 dopo essere precipitato dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni. In quella circostanza e ancora adesso si crede che Rossi si sia suicidato, ma secondo questo nuovo studio sarebbe stato ucciso. L’intero caso verrà proposto in esclusiva nella puntata Le Iene il 9 dicembre.
David Rossi un caso che si riapre
Tutto verrà ricostruito tramite una simulazione digitale realizzata con un manichino, calibrato e testato sulle esatte misure del corpo dell’allora manager della banca di Siena. Ed è fatto talmente bene e verrà spiegato dal punto di vista fisico e meccanico come mai è stato fatto fino adesso, una tesi che metterà in totale discussione quanto appurato finora dalla superperizia dell’Università La Sapienza presentata dai Carabinieri del Ris nel 2022 su incarico del Parlamento.
Lo studio è stato fatto e portato avanti da Giuseppe Monfreda, l’ingegnere esperto di virtual crash, uno dei massimi esperti e che ha usato il programma dal dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale della Sapienza. E questa persona ha ricostruito l’intersa dinamica della caduta in base alle dimensioni reali di Rossi e il modello 3D mostrerebbe in modo garantito e scientifico che non poteva mai essere stato un un gesto volontario.

“David è stato trattenuto e poi lasciato“, la conclusione, tanto che l’ingegnere sottolinea che quanto si è detto tre anni fa, ossia del gesto volontario, “non può essere l’ipotesi reale. Non si è lasciato cadere tenendosi e poi rilasciando le mani dalla sbarra“. La famiglia attende con ansia di sapere anche perché ha sempre sostenuto che David Rossi non poteva e non avrebbe mai voluto togliersi la vita.





