L’influencer “lancia-bebè” nella neve: da Mr. Grazie al mandato di arresto. E non è neanche la sua prima bravata di questo genere.
Sergei Kosenko, alias “Mr. Grazie”, influencer russo, magnate delle criptovalute e, a quanto pare, anche aspirante lanciatore di neonati, è finito nel mirino della giustizia russa. Il motivo? Un video che ha dell’incredibile.
Questo “simpatico” personaggio, che vanta la bellezza di 46,6 milioni di follower su Instagram e altri 7,2 milioni su altre piattaforme (numeri che fanno girare la testa, ma che, a volte, non corrispondono a un altrettanto elevato quoziente intellettivo), si è reso protagonista di una “performance” che ha suscitato un’ondata di indignazione a livello globale.
Nel video incriminato, Kosenko lancia in aria un bambino di appena due mesi, facendolo apparentemente cadere in un cumulo di neve. Una scena che, anche solo a descriverla, fa venire i brividi. Ovviamente, il video è diventato virale in un battibaleno, scatenando una pioggia di critiche e commenti indignati.
Di fronte alla bufera mediatica, Kosenko ha cercato di correre ai ripari, affermando che si trattava di una bambola e che il video era stato abilmente (si fa per dire) modificato per farlo sembrare reale. Peccato che, una volta messo online, il video abbia continuato a circolare incontrollato, arrivando anche all’attenzione delle autorità russe, che non hanno preso la cosa proprio alla leggera.
E qui la faccenda si fa seria. Le autorità russe hanno infatti emesso un mandato di arresto per Kosenko, accusandolo di tentato inflizione intenzionale di lesioni personali gravi a un minore e di mancato adempimento dei doveri genitoriali. Accuse pesanti, insomma. “Il sospettato ha gettato il bambino lontano da sé, facendolo cadere dall’alto”, hanno dichiarato le autorità. “L’intento criminale non è stato portato a termine a causa dello smorzamento dovuto al manto nevoso”. Praticamente, solo la neve ha evitato il peggio.
Si dice che Kosenko si trovi all’estero, dividendosi tra Los Angeles e Dubai. Le autorità russe hanno quindi chiesto la sua estradizione e hanno anche ordinato il congelamento dei suoi beni in Russia, per un totale di 206 milioni di rubli (circa 1,95 milioni di euro), depositati su ben 43 conti bancari. Se dovesse essere condannato, Kosenko rischia fino a 10 anni di carcere. Un bel “bottino”, decisamente meno piacevole dei milioni di follower sui social.
Il suo avvocato, Sergei Zhorin, ha cercato di difenderlo, affermando che il bambino non era reale e che si trattava di un montaggio.
Non è la prima volta che Kosenko finisce al centro di polemiche per i suoi video “creativi”. Nel 2021, infatti, aveva pensato bene di girare per Mosca con una donna legata al tetto della sua auto. Insomma, un vero e proprio “professionista” del genere. Questa volta, però, la faccenda è decisamente più seria.
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