1,8 milioni di euro pubblici al marito di Silvia Salis. Il suo film? Ha incassato 22.000 euro, la polemica.
Ex martellista olimpica, oggi vicepresidente vicaria del CONI. Silvia Salis è una delle donne più in vista dello sport italiano, simbolo di riscatto e disciplina. Classe 1985, ligure, è stata campionessa italiana di lancio del martello e, dal 2021, siede al vertice dello sport nazionale accanto a Giovanni Malagò.

Nel 2022 ha sposato Fausto Brizzi, noto regista romano, autore di film campioni d’incassi nei primi anni 2000 come Notte prima degli esami. Oggi Brizzi è di nuovo al centro dell’attenzione, ma non per un successo al botteghino: piuttosto, per un sostanzioso finanziamento pubblico ricevuto a fronte di risultati economici discutibili.
Il caso Brizzi marito di Silvia Salis: fondi pubblici per un film, è caos
Secondo quanto riportato dal quotidiano La Verità, il Ministero della Cultura ha stanziato 1,8 milioni di euro a favore della casa di produzione Casper Srl, legata a Brizzi, per la realizzazione del film Bugiardi si diventa. Il film, distribuito da Medusa, ha incassato solo 22.354 euro al botteghino. Un flop, almeno in termini commerciali. Ma il dato che fa discutere non è tanto il fallimento artistico, quanto il fatto che questo tipo di operazione rientri nei finanziamenti selettivi statali riservati ad “opere cinematografiche di qualità”.

Il fondo statale per il cinema e l’audiovisivo, alimentato dal FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), eroga milioni di euro ogni anno a produttori, distributori, sceneggiatori e registi. I criteri sono molteplici: qualità del progetto, merito culturale, inclusione, curriculum degli autori, partecipazioni a festival, ecc.
Sul piano formale, il finanziamento è regolare. Ma solleva interrogativi sull’efficacia delle politiche culturali e sulla gestione dei soldi pubblici.
Il fatto che il beneficiario sia il marito della vicepresidente del CONI, seppur irrilevante a livello normativo, alimenta il sospetto di un sistema autoreferenziale, in cui i fondi girano spesso tra i soliti noti.