L’orrore online nei supermercati. Voyeur scattano creepshot a 24 donne, anche minorenni, e li pubblicano sui forum
È un’invasione di privacy che si è trasformata in un’emergenza di sicurezza pubblica. Le principali catene di supermercati olandesi hanno lanciato un allarme drammatico. Una rete di voyeur sta scattando di nascosto foto e video a sfondo sessuale a ignare clienti e dipendenti, compresi minori, per poi pubblicarle su forum e siti web internazionali.

La scoperta, frutto di un’inchiesta scioccante del programma televisivo “Pointer” di KRO-NCRV, ha svelato centinaia di cosiddetti “creepshot” (foto inquietanti) scattati nei luoghi della quotidianità.
L’indagine ha svelato una dinamica criminale agghiacciante: i pervertiti seguono le donne – in strada, sui mezzi pubblici, ma soprattutto nei negozi – per filmare e fotografare dettagli del corpo, ingrandendo ossessivamente seni e glutei. Le immagini, spesso accompagnate da commenti sessualmente espliciti e denigratori, vengono poi condivise e vendute in chat private e forum internazionali.
“Non ha idea di chi ci sia dietro di lei, che fotografa il suo sedere tonico, paffuto e bianco. Una delle mie foto migliori finora,” ha scritto un voyeur accanto alle foto rubate di una cliente di Albert Heijn, dimostrando la totale mancanza di scrupoli.
L’inchiesta di “Pointer” ha identificato foto di 24 donne scattate nei maggiori retailer del Paese. Sebbene la maggior parte delle immagini provenga da Albert Heijn, la linea rossa della decenza è stata oltrepassata anche in negozi di catene come Jumbo, Action, Lidl e Kruidvat. Tra le vittime ci sono anche scaffaliste minorenni, il che rende il crimine ancora più abominevole.
La reazione disperata delle catene e le misure anti-voyeur
L’onda d’urto del reportage ha costretto le catene di vendita al dettaglio a reagire con urgenza. Il portavoce di Jumbo ha dichiarato lo sdegno del gruppo e ha promesso: “Faremo tutto il possibile per far rimuovere le immagini.”

Albert Heijn ha annunciato che fornirà corsi di formazione specifici per avvisare il personale e istruirlo su come agire in caso di sospetto. Jumbo sta valutando addirittura la possibilità di rendere legalmente vincolante il divieto di scattare foto e registrare video all’interno dei suoi punti vendita, una misura estrema che testimonia la gravità del fenomeno.
La giustizia, intanto, si muove lentamente. Delle donne identificate da “Pointer,” due hanno sporto denuncia, e l’indagine ha già portato a risalire all’indirizzo email e all’indirizzo IP di due autori, informazioni cruciali ora nelle mani della polizia.
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Un addetto di un’officina è stato licenziato dopo che è emerso che scattava e pubblicava foto delle colleghe, mentre un altro uomo, sorpreso a fotografare donne con una telecamera nascosta nello zaino a Rotterdam, è finito in arresto. Il fronte della lotta alla privacy violata è aperto, e il terrore nei supermercati è un campanello d’allarme che non può essere ignorato.