Un colpo ben studiato e che aveva un solo obiettivo: recuperare i soldi senza avere feriti o morti. Obiettivo raggiunto, ora si prova a risalire ai responsabili
Erano le 19 quando a San Vincenzo, in provincia di Livorno, un commando di nove persone è entrato in azione in autostrada contro due portavalori. All’interno dei mezzi erano presenti quattro milioni di euro destinati al caveau di Grosseto per le pensioni. I soldi, però, non sono mai arrivati a destinazione.
I banditi, infatti, sono riusciti nell’intento di portare via il bottino. Una rapina studiata e che ha visto il coinvolgimento di un numero diverso di malviventi. Come precisato in precedenza, sono 9 i soggetti che hanno agito in modo diretto prima bloccando i portavalori in un punto in cui la carreggiata era ad unica percorrenza a causa dei lavori e poi sono entrati in azione con un esplosivo. Il tutto è avvenuto in pochi minuti prima di far perdere le proprie tracce. Sono stati momenti di paura anche per le persone che passavano in quel punto, ma non ci sono feriti. Sono stati esplosi circa 20 colpi con l’obiettivo di fermare i mezzi.
Le indagini proseguono in modo continuo per cercare di arrivare a identificare i responsabili. Non sarà affatto semplice considerato anche l’alto numero di malviventi coinvolti. Come detto, sono nove i soggetti che hanno deciso di agire in prima persona per recuperare il bottino, ma la fuga potrebbe essere stata aiutata da altri complici.
L’ipotesi degli inquirenti, infatti, è che ad attendere le nove persone c’erano altri soggetti che magari gli hanno fornito delle nuove auto o un rifugio. Al momento si tratta di piste che dovranno essere vagliate con attenzione. Le indagini proseguiranno nelle prossime ore con l’obiettivo di identificarli, ma per il momento non si hanno particolari indizi.
La speranza da parte delle forze dell’ordine è che dai filmati si possa magari riuscire a scoprire qualcosa. Un compito non semplice considerato che i malviventi hanno agito con tutte le attenzioni del caso e non sarà facile riuscire a risalire alla loro identità. Naturalmente le indagini proseguiranno senza sosta almeno fino a quando non si avranno delle certezze sull’accaduto.
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