Un blitz della polizia ha portato al fermo dei capi ultras di Inter e Milan oltre che a quello del bodyguard di Fedez. Accuse pesanti
La polizia di Milano questa mattina, lunedÏ 30 settembre, è stata protagonista di un blitz nei confronti di alcune personalità di spicco del mondo del tifo e dello spettacolo della città meneghina. Sono 19 le persone finite in manette e tra loro ci sono gli ultras di Milan e Inter oltre che il bodyguard di Fedez.
Come riferito da Leggo, gli indagati sono quasi tutti riconducibili al mondo del tifo nerazzurro e rossonero e le accuse nei confronti delle persone finite nel mirino degli inquirenti sono molto pesanti. Lâinchiesta proseguirĂ nei prossimi giorni per chiarire meglio la posizione di tutti i soggetti coinvolti in questo blitz effettuato dalla polizia sotto la guida della Procura di Milano.
Sono 19 le persone finite sul registro degli indagati. Tra loro anche Marco Ferdico e Luca Lucci. Il primo è uno dei capi ultras interisti e molto legato ad Alessandro Cambuca. Coinvolto nellâinchiesta anche Andrea Beretta, il tifoso nerazzurro in carcere per lâomicidio di Antonio Bellocco. Il secondo, invece, è la figura di maggiore spicco del tifo milanista. Ma il lungo elenco non è assolutamente finito qui.
Tra le persone coinvolte risultano anche Christian Rosiello, bodyguard di Fedez, il padre di Ferdico, Gianfranco, Mauro Nepi e Nino Ciccarelli, entrambi figure di spicco del tifo interista, Francesco Lucci, Alessandro Sticco, due ultras rossoneri, Rosario Calabria, Antonio Trimboli, Domenico Bosa e Loris Grancini, capo ultrĂ della Juve e vicino agli ambienti milanesi.
Dalle informazioni che si hanno gli agenti si sono presentati anche a casa di Giancarlo Lombardi, conosciuto da tutti come il Barone ed ex capo ultrĂ milanista, e di Antonio Bellocco, erede dellâomonimo clan.
Le accuse nei confronti degli indagati sono pesanti. La Procura di Milano contesta il reato di associazione per delinquere, con lâaggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, queste persone, oltre al giro di droga, erano impegnati anche nella gestione degli affari dellâindotto proveniente da San Siro. Ovvero dai parcheggi, dalla vendita di cibo, delle bevande e dei gadget e, infine, anche dalle entrate dei biglietti per le partite.
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