Calcio nei pub e locali, la Cassazione turba Dazn e Sky: la decisione

Sta facendo tanto discutere una presa di posizione che hanno preso i giudici dopo una denuncia di qualche anno fa ad un gestore di un locale

Una decisione che farà discutere e apre un varco. E di quelli che potrebbero essere pesanti per le tv a pagamento che cercano in tutti i modi di reperire abbonamenti e più utenti possibili. Ma dalla Cassazione potrebbe essere arrivato uno stop particolare che, se confermato, potrebbe dare modo a tanti gestori di ristoranti di non pagare più spese abnormi per l’abbonamento.

Il palazzo della Cassazione che si trova nel centro di Roma
Calcio nei pub e locali, la Cassazione turba Dazn e Sky: la decisione (Ansa Foto) Cityrumors.it

Quello che è stato deciso potrebbe cambiare in maniera definitiva ogni situazione legata a chi possiede un locale o ristorante e decide di mettere sia Sky che Dazn, con prezzi diversi rispetto a un normale abbonamento.  Ma dalla Corte di Cassazione penale c’è una presa di posizione che allarma non poco le pay-tv del calcio, Dazn e Sky.

Tutto nasce da un locale di Reggio Calabria, dove nel 2020, il titolare di una pizzeria decide di diffondere il derby Lazio-Roma su tre televisori del locale per cercare di farlo vedere a più persone possibili. In realtà il locale per non avere problemi di alcun genere, dovrebbe avere un abbonamento specifico per i ristoranti o pub, ma sono costosi, e anche di parecchio rispetto all’abbonamento normale. E così decide di inserire nel decoder della pizzeria una tessera per l’uso domestico, ovvero la sua.

A denunciare è Mediaset ma a tremare Sky e Dazn

Tutto liscio? Neanche per sogno anche perché Mediaset Premium, all’epoca padrona in parte dei diritti sul calcio se ne accorge e decide di denunciare il titolare della pizzeria. Pensare che in realtà il titolare del locale era stato giudicato colpevole in secondo grado di giudizio dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria per aver violato la legge 633 del 1941 sul diritto d’autore. Il titolare e i suoi legali però fanno ricorso.

E proprio davanti alla Cassazione penale, nell’ultimo grado di giudizio la situazione si ribalta a favore del titolare della pizzeria. Il Procuratore generale ha praticamente spiegato che, a suo parere, l’imputato deve essere assolto perché questo fatto specifico, a suo parere, “non costituisce reato”. Quello che sorprende sono in parte le motivazioni anche se la Corte di Cassazione non è specifica ma si limita a dire e a sottolineare che non si possa “escludere che il titolare della pizzeria abbia violato la legge”.

I loghi delle due televisioni principali sul calcio Sky e Dazn
A denunciare è Mediaset ma a tremare Sky e Dazn (Ansa Foto) Cityrumors.it

La Corte di Cassazione ha rinviato il tutto alla Corte d’Appello ma specificando che il titolare non ha avuto alcun vantaggio economico nel far vedere la gara in questione anche perché non ci sarebbero stati aumenti dell’incasso. A mettere in agitazione le tv è stato il rinvio da parte dei giudici a chi aveva già deciso.

La Cassazione, infatti, pensa che la Corte d’Appello non abbia dimostrato un elemento importante. Non ha provato che il titolare della pizzeria ha agito con “fine di lucro”, cioè con l’obiettivo di avere più avventori per più tempo nel locale. E questo, se confermato pure in Corte d’Appello, potrebbe essere un problema serio per le tv che si vedranno costrette, qualora dovessero avere torto a non fare più alcuna differenziazione negli abbonamenti.

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