Due donne, che hanno utilizzato per anni uno dei prodotti più famosi presenti sul mercato, ed ampiamente sponsorizzato, hanno preso il cancro alle ovaie. Ed hanno ricevuto un risarcimento milionario
Una sentenza storica, destinata a creare scalpore e preoccupazione. Una giuria ha imposto ad una famosa società mondiale, di risarcire due donne per quaranta milioni di dollari. Il motivo? Per anni hanno utilizzato un loro prodotto ed entrambe si sono ammalate di cancro alle ovaie.
Una battaglia legale che dura da più di dieci anni e che si è conclusa ieri. Il prodotto in questione è uno dei più famosi ed utilizzati in tutto il mondo. Milioni di donne lo hanno usato come prodotto di bellezza ed i numeri legati alla sua vendita sono davvero consistenti. La sentenza, oltre ad allarmare milioni di donne, rischia di diventare un precedente legale clamoroso: che potrebbe portare ad una lunga serie di ricorsi.
Una giuria della California ha risarcito con la cifra di quaranta milioni di dollari due donne, che avevano presentato una causa contro la Johnson & Johnson: avevano affermato che il borotalco baby powder fosse la causa del loro cancro alle ovaie. La giuria del tribunale superiore di Los Angeles ha assegnato 18 milioni di dollari a Monica Kent e 22 milioni di dollari a Deborah Schultz e a suo marito, dopo aver stabilito che Johnson & Johnson sapeva da anni che i suoi prodotti a base di talco erano pericolosi ma aveva omesso di avvertire i consumatori.
Kent ha ricevuto la diagnosi di cancro alle ovaie nel 2014. A Schultz è stato diagnosticato nel 2018. Entrambe le donne sono residenti in California e affermano di aver utilizzato il borotalco di J&J dopo il bagno per 40 anni. Le loro terapie per il cancro alle ovaie hanno comportato importanti interventi chirurgici e dozzine di cicli di chemioterapia. Nelle arringhe conclusive Andy Birchfield, un avvocato delle donne, ha detto alla giuria che Johnson & Johnson sapeva fin dagli anni ’60 che il suo prodotto poteva causare il cancro. “Assolutamente lo sapevano, lo sapevano e stavano facendo tutto il possibile per nasconderlo, per seppellire la verità sui pericoli”, ha detto Birchfield.
La sentenza rischia di creare un precedente clamoroso: J&J sta affrontando cause legali da oltre 67.000 querelanti che affermano di aver ricevuto una diagnosi di cancro dopo aver utilizzato il loro borotalco. L’azienda ha sempre sostenuto che i suoi prodotti sono sicuri, non contengono amianto e non causano il cancro. J&J ha però interrotto la vendita del borotalco a base di talco negli Stati Uniti nel 2020, passando a un prodotto a base di amido di mais. Allison Brown, legale della Johnson & Johnson, ha replicato che le uniche persone a dire a Kent e Schultz che i loro tumori erano stati causati dal talco erano i loro avvocati, poiché il presunto collegamento non è supportato da nessuna delle principali autorità sanitarie statunitensi e non esiste alcuno studio che dimostri che il talco possa migrare dall’esterno del corpo agli organi riproduttivi.
I tanti contenziosi ricevuti e le numerose richieste di risarcimento, hanno portato la J&J a cercare di risolvere la situazione chiedendo la bancarotta. Una proposta che però è stata respinta tre volte dai tribunali federali: l’ultima volta ad aprile. Le richieste di bancarotta avevano sospeso la maggior parte dei casi. I contenziosi di Brown e Kent sono i primi ad andare a processo da quando l’ultimo tentativo di ricorso al Chapter 11 (la legge fallimentare statunitense) è stato respinto. Johsnon & Johnson aveva già dovuto affrontare numerose richieste di risarcimento ed aveva già sborsato cifre milionarie. Ma aveva anche vinto alcuni processi.
La maggior parte delle cause legali riguarda il cancro alle ovaie. I casi che sostengono che il talco abbia causato un cancro raro e mortale chiamato mesotelioma costituiscono una porzione minore delle richieste che J&J sta affrontando. L’azienda ha precedentemente risolto alcune di queste richieste, ma non ha raggiunto un accordo a livello nazionale, quindi molte cause legali relative al mesotelioma sono finite a processo nei tribunali statali negli ultimi mesi. Nell’ultimo anno, J&J è stata colpita da diversi verdetti sostanziali nei casi di mesotelioma, incluso uno per oltre 900 milioni di dollari a Los Angeles in ottobre.
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