Carabinieri investiti ed uccisi, la donna al volante è stata dimessa dall’ospedale: le accuse nei suoi confronti sono molto gravi
La notizia è stata diramata qualche minuto fa, anche se si è verificato nella serata di ieri martedì 9 aprile: Nancy Liliano ha lasciato l’ospedale di Oliveto Cetra (provincia di Salerno). Si tratta della donna di 31 anni di Campagna che, pochi giorni fa, ha provocato la morte di due carabinieri. Vittime i militari Francesco Pastore (25 anni) e Francesco Ferraro (27). Le accuse nei confronti della donna sono molto gravi visto che è attualmente indagata per omicidio stradale dopo l’incidente causato.
Sempre nella giornata di ieri si sono svolti i funerali dei due carabinieri. Un momento di dolore per familiari, parenti ed amici dei due giovani militari dell’arma che hanno perso tragicamente la vita. Le famiglie di entrambi chiedono una sola cosa: giustizia. Ricordiamo che la donna, subito dopo l’incidente, è stata sottoposta a test antidroga ed alcol che hanno dato esito positivo. Insieme alla colpevole in auto anche una ragazza di 18 anni che, appunto, si trovava con lei nel Suv al momento dello schianto.
Non ci sono ancora novità per quanto riguarda i test tossicologici di secondo livello effettuati dalla donna. Come annunciato in precedenza la 31enne è risultata positiva ai primi test su alcol e droga. Secondo quanto annunciato da chi la conosce molto bene afferma che in questo momento la donna sia molto “provata” e “scossa” per quanto accaduto. Una terribile morte per i carabinieri che sono deceduti nel terribile impatto. All’interno della vettura un altro terzo carabiniere che è rimasto ferito e sotto shock.
Anche dal governo sono arrivate parole di cordoglio per la famiglia dei due giovani carabinieri che hanno perso la vita. In particolar modo da parte di Giorgia Meloni. La presidente del Consiglio ha affermato che i due militari dell’arma sono morti in servizio “in maniera inconcepibile“. Come tutti vogliono anche la premier chieda che venga fatta, quanto prima, chiarezza su questa terribile vicenda che ha lasciato un dolore enorme per le famiglie dei giovani.
Soprattutto per le due citta pugliesi (Manfredonia e Montesano Salentino) che, in segno di rispetto per quanto accaduto, hanno deciso di chiudere tutte le attività per ricordarli nel giorno del dolore.
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