Ergastolo per una madre che ha venduto la figlia di 6 anni a un “guaritore”. La piccola Joshlin è scomparsa da oltre un anno, un dramma senza fine
Una madre, colei che dovrebbe proteggere e amare, ha compiuto l’impensabile. Ha venduto la sua bambina di soli sei anni, Joshlin, a un sedicente “guaritore tradizionale” per una manciata di monete, appena 20.000 rand (circa 990 dollari). Racquel “Kelly” Smith, 35 anni, ha ora incassato il suo macigno di giustizia: l’ergastolo. Ma il prezzo più alto lo sta pagando la piccola Joshlin, scomparsa da oltre un anno, inghiottita da un incubo che non trova fine.
Il destinatario di quella vita innocente era un cosiddetto “sangoma“, un guaritore spirituale legalmente riconosciuto in Sudafrica. Ma le sue intenzioni, in questo caso, erano tutt’altro che spirituali. Sosteneva di aver bisogno di Joshlin, una bambina di sei anni, per la sua pelle chiara e i suoi sorprendenti occhi turchesi.
Un dettaglio agghiacciante, che fa pensare a riti barbari e a un destino inimmaginabile. Questi “guaritori” affermano di poter curare malattie e maledizioni attraverso gli spiriti degli antenati, ma la storia di Joshlin si è trasformata in un’aberrazione.
La piccola Joshlin è svanita nel nulla nel febbraio 2024, dalla sua casa a Saldanha Bay, una cittadina costiera a nord di Città del Capo. La sua scomparsa ha scatenato un’ondata di indignazione e dolore in tutto il Paese. La polizia ha avviato una massiccia ricerca, un esercito di uomini e mezzi per ritrovare quella bambina. Ma Joshlin non è mai stata ritrovata. Un’agonia che si protrae da oltre un anno, con la sua assenza che urla nel silenzio.
La decisione del giudice e la condanna
La giustizia, questa volta, ha colpito duro, senza sconti. Non solo la madre Racquel Smith è stata condannata. Anche la sua compagna, Jacquen Appollis, e il loro amico Steveno van Rhyn, sono stati condannati all’ergastolo per tratta di esseri umani, più altri dieci anni per rapimento. Secondo il giudice Nathan Erasmus, i tre formavano un “gruppo freddo e senza scrupoli”.
E la cosa più agghiacciante: nessuno di loro ha mostrato il minimo rimorso durante le sei settimane di processo, che hanno visto deporre oltre trenta testimoni. Il giudice è stato implacabile: “Riceverete l’ergastolo per l’accusa di tratta di esseri umani. E dieci anni per sequestro di persona“. Un verdetto che ha scatenato gli applausi dei residenti e l’indignazione degli attivisti fuori dal tribunale.
Mentre la giustizia terrena ha fatto il suo corso, il dolore della nonna di Joshlin, Amanda Smith-Daniels, è straziante. Si prende cura del figlio maggiore di Racquel e si è rivolta direttamente alla figlia durante la sentenza: “Riportatemi indietro mia nipote. Oppure ditemi dove si trova“.
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La punizione è giusta, dice, ma non c’è conforto senza la sua Joshlin. “Nessuna condanna riporterà in vita Joshlin“. Un video di Joshlin che rideva è stato mostrato in tribunale, spezzando il cuore del padre, Jose Emke, che è scoppiato a piangere e ha dovuto essere portato via.
