Costituzione âmeno sessistaâ, importante colpo di scena quello che arriva direttamente dal Paese: gli ultimi aggiornamentiÂ
Alla fine lâIrlanda ha optato per il definitivo ânoâ per quanto riguarda una Costituzione meno sessista. Il governo aveva scelto una data non a caso per convocare i cittadini alle urne: ovvero lâ8 marzo, la giornata internazionale per i diritti delle donne. Lâobiettivo era quello di chiamare la popolazione ad un cambiamento dello status equo della Costituzione. Una tattica che, però, non ha portato alcun risultato positivo. Ad annunciarlo ci ha pensato Leo Varadkar.
Lâattuale primo ministro (di centrodestra) ha annunciato che le proposte sono state sconfitte. I risultati parlano chiaro: a vincere sono stati i ânoâ. Una sconfitta, in questo referendum, assolutamente devastante per il governo. Anche perchĂŠ questo tipo di proposte erano state avanzate direttamente dai partiti della maggioranza, ma anche dallâopposizione. Negli ultimi giorni, però, lâatmosfera non era assolutamente delle migliori.
In merito a quanto accaduto ne ha parlato anche Stephen Maguire che, a âLetterkennyâ, ha dichiarato: âLâassenza di coloro che sostengono il âsĂŹâ al centro di spoglio presso lâAura Leisure Centre di Co Donegal è stata sotto gli occhi di tutti. Nella sala principale del centro di spoglio non si vedeva un solo membro di un partito di governo tra coloro che sostenevano il âsĂŹâ. Il primo ministro irlandese non ha nascosto la sua delusione.
Qual era lâobiettivo dei due referendum? Il primo proponeva di allargare il concetto di âfamiglia fondata sul matrimonioâ ad ogni forma di ârelazione duraturaâ e di âconvivenza fra coppie o con i figliâ. Una proposta che è stata bocciata con il 67,7% di voti contrari. Mentre il secondo tendeva ad eliminare lâarticolo che fissa come un dovere âla cura domesticaâ della donna e di sostituire il riferimento ai âdoveri della madre in casaâ. I ânoâ, in questo caso, sono stati del 74%.
Lâaffluenza totale alle urne è stata del 44%. âRispettabileâ il commento da parte del primo ministro Varadkar. Proprio lâIrlanda, quasi dieci anni fa, è stato il primo Paese a dare il definitivo âvia liberaâ per quanto riguarda la legalizzazione dei matrimoni gay attraverso il voto popolare. Nel 2018 i cittadini avevano votato a favore dellâaborto.
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