Era il 7 ottobre 2023 quando i miliziani palestinesi attaccarono durante il Nova Festival provocando la morte di oltre mille persone
Il 7 ottobre resterà per sempre un giorno cruciale nella storia del Medio Oriente. L’attacco al Nova Festival da parte dei miliziani palestinesi ha dato il via ad una guerra che, ancora oggi, non sembra avere una tregua. In quel giorno morirono oltre mille persone e 250 furono prese in ostaggio dai ribelli guidati da Hamas.

Oggi, a due anni di distanza, non è affatto un giorno come gli altri. Le vittime si recheranno sul luogo dove è avvenuto l’attacco e faranno un minuto di silenzio in loro memoria. Ma la condanna e il ricordo di quanto accaduto nel 2023 arriva da tutto il mondo. Il presidente Mattarella, come scritto dall’Ansa, in una nota ha sottolineato come “un vile attacco terroristico avvenne contro gli israeliani recando un grave danno alla causa della pace e della reciproca sicurezza in Palestina. Una ferita che ha colpito ogni popolo“. Anche il premier Meloni ha tenuto a ricordare quel giorno sottolineando come “la violenza di Hamas ha scatenato una crisi senza precedenti in Medio Oriente“.
Gaza: proseguono i negoziati per la pace
E a distanza di due anni da quel brutale attacco la luce in fondo al tunnel sembra essere più vicina. Il condizionale in questi casi è assolutamente d’obbligo visto che, ad oggi, non si hanno assolutamente certezze. Ma i negoziati proseguono e l’attenzione nelle ultime ore si è spostata in Egitto dove Hamas e gli emissari di Trump si stanno incontrando per arrivare nel minor tempo possibile ad una tregua duratura.
LEGGI ANCHE >>> Gaza, svolta vicina? Attesa per l’incontro in Egitto
Al momento il piano di Trump, messo in campo insieme a Netanyahu, è stato accettato in parte da Hamas. La liberazione degli ostaggi dovrebbe avvenire in breve tempo. Ma sappiamo che la strada per una tregua è ancora molto lunga e le sorprese in questo caso possono essere dietro l’angolo.

Ma a due anni da quel terribile attacco possiamo dire che ci sono delle speranze di arrivare ad una pace duratura in Medio Oriente dopo un lungo periodo non facile. Trump si sta impegnando a chiudere tutto in poco tempo con l’appoggio anche di altri Stati. La palla ora è in mano agli stessi leader che dovranno riuscire a trovare un accordo.