Scaldare casa e risparmiare, meglio la pompa di calore o i termosifoni? È giusto che gli italiani conoscano la verità.
Il calo drastico delle temperature sta arrivando proprio in questi giorni. Rimandare l’accensione dei riscaldamenti sarà possibile ancora per poco, poi i consumi inizieranno a salire così come gli importi in bolletta. Chi ha i termosifoni come sistema per scaldare casa è terrorizzato da quanto dovrà pagare per stare al caldo. C’è così tanta differenza con la pompa di calore?

La direttiva europea è chiara, niente caldaie con combustibili fossili nelle case degli italiani. L’obiettivo è azzerare le emissioni inquinanti entro il 2025 e per raggiungerlo nelle case dovranno esserci solo pompe di calore o al massimo sistemi ibridi. Ecco perché sono spariti gli incentivi per le caldaie a condensazione.
Eppure i termosifoni con vecchie caldaie a gas o nuovi impianti a condensazione sono i sistemi più usati nelle case degli italiani. L’investimento in una pompa di calore è impossibile per tante famiglie e non solo per una questione economica ma di installazione. Questo significherà dover continuare ad avere bollette costosissime invece che risparmiare con i condizionatori?
Conti in tasca per l’inverno, pompa di calore o termosifoni?
La scelta di sostituire la vecchia caldaia ha dei vantaggi in termini di risparmio, efficienza, consapevolezza energetica. La pompa di calore può essere usata sia in inverno che in estate riuscendo a riscaldare e raffreddare casa. Di conseguenza scendono i costi di gestione. Certamente per un risparmio reale in termini di consumi si appoggia anche ad altri fattori oltre alla presenza della pompa di calore.

Conta l’efficienza energetica della casa, la dispersione termica, la grandezza dell’abitazione, le condizioni climatiche del territorio e le abitudini familiari. Un condizionatore di classe A o superiore garantisce consumi contenuti con una spesa oraria tra 35 e 40 centesimi in cambio di un comfort immediato e uniforme negli ambienti in case di metrature medie o ridotte e situate in una zona con clima mite. Il discorso è diverso per chi abita in zone dal clima rigido per tanti mesi l’anno o in un’abitazione molto grande.
La caldaia a condensazione risulta la soluzione più efficace a meno che non si investi in una pompa di calore molto efficiente, con inverter di ultima generazione, alto coefficiente di prestazione stagionale. Questo impianto fornisce fino a 5 volte l’energia termica rispetto quella elettrica consumata facendo ottenere un bel risparmio in termini di consumi e riducendo l’impatto ambientale. Certo è che l’investimento iniziale sarà elevato e si recupererà negli anni con bollette meno care.





