Un uomo di quarantuno anni, che stava scontando la pena dell’ergastolo in una struttura carceraria, si è trovato davanti due uomini accusati di pedofilia. La sua reazione è stata clamorosa
Quando è stato fermato dalle guardie carcerarie, che provavano a chiedere lumi del suo comportamento, ha sfoggiato un sorriso di circostanza e con le sue parole ha lasciato tutti sgomenti. Un uomo, che sta scontando un ergastolo in un carcere statunitense, ha trovato sulla sua strada due pedofili. Ed ha avuto una reazione che nessuno poteva immaginare.
L’episodio è avvenuto all’interno del California Substance Abuse Treatment Facility di Corcan, un carcere che si trova nella parte meridionale del Golden State. L’uomo era stato arrestato mesi prima per un omicidio. Quando ha saputo che nello stesso carcere erano arrivati due uomini sospettati di pedofilia, ha subito pensato che meritassero una lezione.
L’uomo ha studiato i movimenti dei due, le loro usanze, i tempi e ciò che facevano all’interno della struttura carceraria, e quando ha avuto la possibilità, ha deciso di agire. Li ha uccisi senza pietà e con grande ferocia. Ha agito con freddezza e calcolando tutto. E quando è stato fermato, non ha avuto la minima esitazione a spiegare i motivi del suo gesto.
Le leggi non scritte che accompagnano la vita all’interno delle mura carcerarie, sono piuttosto chiare: da sempre, chi viene arrestato per reati contro donne e bambini, viene visto di cattivo occhio. E spesso rischia grosso: motivo che spesso porta questo tipo di carcerati ad essere introdotti in regime di sorveglianza diversi: isolamento, anonimato o addirittura in strutture controllate e protetti.
Nessuno si era preso la briga di controllare cosa potesse accadere ai due pedofili. David Bobby, un uomo di quarantotto anni e Graham De Luis – Conti, un sessantenne. Quando in carcere hanno incrociato Jonathan Watson, per loro non c’è stato nulla da fare: l’uomo li ha uccisi, prendendoli a bastonate. Li ha colpiti con freddezza e brutalità, non consentendogli la minima opposizione. Poi ha confessato tutto alle autorità carcerarie: senza il minimo pensiero e senza alcun tipo di rimorso. Anzi… Non contento, Watson ha anche scritto una lettera, che ha inviato a diversi organi di stampa e nella quale ha raccontato le sue gesta con dovizia di particolari.
“Ho pensato di fare un favore a tutti”, ha sintetizzato. Nel racconto ha spiegato come ha atteso i due e con quale violenza li ha colpiti. Le due vittime sono state trasportate in ospedale con profonde ferite alla testa, ma sono decedute poco dopo. Il gesto ha scatenato i commenti di diversi utenti, che sui social si sono scatenati: “Ha fatto benissimo”, ha scritto un uomo. “Date una medaglia a quest’uomo”, ha ribadito un altro. “Tanto lui non aveva nulla da perdere. Aveva già l’ergastolo. Così almeno è stata fatta giustizia per quei poveri bimbi“, ha scritto una donna. Ma c’è anche chi si è detto schifato del gesto e di molti commenti: “Sono scioccato dai commenti di sostegno e stima per un duplice omicidio. I due detenuti uccisi stavano scontando una pena. La vendetta in ogni forma non è mai una riparazione ad un torto“, ha concluso uno dei tanti utenti che hanno giudicato con sdegno l’episodio.
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