Expo 2030, Massolo: “Abbiamo fatto massimo, ma…”

Giampiero Massolo, presidente Expo 2030, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ parla della sconfitta di Roma ottenuta ieri a Parigi. Ecco le sue dichiarazioni.

La sconfitta di Roma nella corsa a Expo 2030 ha portato molta delusione nella Capitale. Il ko era stato anche messo in conto, ma nessuno si aspettava una debacle simile considerando i 17 voti. Ma Giampiero Massolo, presidente del Comitato promotore, in un’intervista al Corriere della Sera conferma che comunque è stato fatto il massimo.

Expo intervista Massolo Corriere della Sera
Massolo intervistato dal ‘Corriere della Sera’ su Expo – Cityrumors.it – © Ansa

Più di così non si poteva fare – ribadisce Massolo – abbiamo combattuto con una proposta che è stata riconosciuta come la migliore. Abbiamo fatto tutti i nostri passi in stretto coordinamento con il governo, le istituzioni locali e i rappresentanti della società civile. Il progetto era ottimo e speriamo che comunque possa essere realizzato per la città“.

“Hanno votato il mercantilismo”

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Massolo hanno deciso di votare il mercantilismo – Cityrumors.it – © Ansa

Secondo Massolo il risultato è dovuto “alla decisione di due terzi della comunità internazionale di votare il mercantilismo. Quando abbiamo sondato il terreno per capire le loro intenzioni, in molti ci hanno risposto di essersi impegnati con Riad già dal 2020 quando non esisteva nessun progetto. Ora mi chiedo se la competizione si gioca sulla sostanza, sulla qualità del progetto oppure sugli investimenti delle aziende“.

E’ ovvio che questi ultimi contano – continua Massolo – ma si è raggiunto un volume tale per cui un domani la candidatura di un Paese emergente e un po’ disinvolto porta a far diventare la competizione fuori portata. Comunque si tratta di un risultato che nessuno si aspettava“.

“Sconfitta della comunità internazionale”

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Per Massolo è una sconfitta della comunità internazionale – Cityrumors.it – © Ansa

Per Massolo quanto successo non è solo una sconfitta dell’Italia, “ma della comunità internazionale. Il sistema Paese ha comunque risposto bene. Sono perplesso, invece, da come si sono comportati i grandi Stati europei. Quello che mi piacerebbe emergesse è che la deriva mercantilistica non si ferma assolutamente con le divisioni“.

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