Gita con gli amici finisce in tragedia, volo di 30 metri: morto 14enne

Una gita con gli amici termina nella peggiore maniera possibile, un volo di 30 metri: per un ragazzo di 14 anni non c’è stato nulla da fare 

Sono ancora sotto shock gli amici di Fabrizio Procaccini, anni 14, morto nella peggiore maniera possibile. D’altronde non potrebbe essere altrimenti visto che hanno assistito alla drammatica scena del loro amico che aveva effettuato un volo di oltre 30 metri. Il tutto è accaduto nella giornata di domenica 14 aprile quando Fabrizio ed i suoi amici decidono di trascorrere una giornata di relax e divertimento al lago di Nemi. Nessuno, però, si sarebbe immaginato che quella giornata si trasformasse in tragedia.

Morte terribile per 14enne
Ambulanza (Ansa Foto) Cityrumors.it

Approfittando del bel tempo e delle temperature più estive che primaverile il gruppo di amici, appunto, vuole trascorrere una giornata di divertimento prima del ritorno a scuola del giorno dopo. Purtroppo Fabrizio, a casa sua, non ritornerà mai più. Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che il 14enne stava camminando con i suoi compagni mentre si era un attimo allontanato per arrampicarsi sul punto più alto del sentiero a strapiombo.

Ramo si spezza e 14enne cade lungo il dirupo: Fabrizio aveva 14 anni

Quello che costeggia il lavoro. Tanto da arrampicarsi al ramo di un albero. Proprio in quell’attimo che si è verificato il dramma. Sono bastati pochissimi secondi: il ramo, ad un certo punto, non riesce a reggere il peso del ragazzo e si spezza. Un volo di oltre 30 metri per Fabrizio che cade lungo un dirupo. Poi il terribile impatto con le rocce sottostanti. Il tutto sotto gli occhi degli amici. Subito è scattato l’allarme da parte dei presenti con le chiamate all’ambulanza.

Morte terribile per 14enne
La vittima del tragico incidente, Fabrizio Procaccini (Foto Facebook) Cityrumors.it

Una volta arrivato sul posto, però, il personale medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. A Genzano ed Ariccia, luoghi in cui era originario e viveva il ragazzo, è stato proclamato il lutto cittadino. Una intera comunità che piange la scomparsa di un ragazzo descritto come tutti gli altri, che amava la vita, educato e che gli piaceva divertirsi con gli amici.

Proprio come stava facendo in quel momento prima di fare i conti con il suo atroce destino. Ancora incredulo l’istituto Alberghiero di Velletri, scuola che frequentava (era al suo primo anno), dove preside, professori e compagni di scuola lo ricordano e piangono la sua scomparsa.

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