Google, protesta dipendenti “anti-Israele”: la decisione fa discutere

Google, protesta da parte di alcuni dipendenti che si sono schierati contro Israele: la decisione presa da parte dell’azienda non è passata inosservata 

Una protesta che è terminata nella peggiore maniera possibile. Soprattutto per 28 dipendenti di Google. Anzi, in questo caso, verrebbe da dire solo una cosa: ex dipendenti. Già perché la loro voglia di scendere in piazza e di rivelare il proprio pensiero è costato loro il licenziamento. Motivo? Essersi schierati contro Israele che, da quasi 200 giorni, è in conflitto con Hamas e da poco anche con l’Iran con lancio di missili e droni. Un conflitto, quello in Medio Oriente, che preoccupa tutti.

Licenziati 28 dipendenti "anti-Israele"
Google (Ansa Foto) Cityrumors.it

Gli ex lavoratori, pochi giorni fa, avevano organizzato dei picchetti di protesta contro la nota azienda per la fornitura di tecnologie al governo israeliano. Una decisione che non è affatto piaciuta ad una piccola parte della squadra. Secondo quanto riportato dal noto quotidiano estero “Washington Post“, la portavoce dei manifestanti, Jane Chung, ha fatto sapere che pochi giorni fa in merito alle proteste sono stati arrestati almeno nove impiegati negli uffici sia di New York che in quello di Sunnyvale, nello stato della California.

Google licenzia 28 dipendenti “anti-Israele”, polemiche in atto

I motivi della protesta sono stati resi noti visto che si parla di un contratto dal valore di 1,2 miliardi di dollari che ha preso il nome di “Project Nimbus” e che è stato firmato tre anni fa. Lo stesso che prevede, sia da parte di Google che di Amazon, la fornitura di infrastruttura cloud alle forze armate israeliane. Per gli organizzatori non ci sono dubbi: a prendere parte alla manifestazione si sono presentati anche un piccolo gruppo della squadra di Amazon.

Licenziati 28 dipendenti "anti-Israele"
Google (Ansa Foto) Cityrumors.it

Momenti di tensione si erano verificati anche nello scorso dicembre quando, alcuni dipendenti di Google, avevano diffuso con alcune e-mail, di quanto stava accadendo. Con tanto di proteste all’esterno degli uffici aziendali ed organizzato anche un “die-in” fuori da uno degli edifici del colosso tecnologico a San Francisco bloccando il traffico di una strada.

Mentre nei primi giorni del mese di marzo Google ha licenziato un dipendente che, nel corso di una conferenza a New York, ha protestato durante il discorso del massimo dirigente della società in Israele. I dipendenti di Google si sono opposti anche ad un contratto della società con il Pentagono. Solo che lo stesso, successivamente, è stato sospeso. Anche in quel caso, però, non mancarono affatto le polemiche.

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