Gratteri e i segreti delle nuove mafie: “Ecco come agiscono”

Il procuratore di Napoli in un’intervista a ‘Il Giornale’ si è soffermato su come sono cambiate le mafie nel corso degli anni e anche sulle difficoltà di oggi

Nicola Gratteri è uno dei magistrati più apprezzati e conosciuti in tutto il mondo. Per anni ha combattuto la ‘Ndrangheta. Ora da un po’ di tempo è stato trasferito a Napoli per continuare il suo lavoro e dare battaglia alla Camorra. Due mafie completamente differenti. “La prima agisce molto sottotraccia – la sua ammissione in un’intervista a Il Giornalela seconda gestisce le piazze di spaccio ed è maggiormente visibile. Come ci sono clan campani che non hanno nulla da invidiare ai calabresi“.

Gratteri in primo piano
Gratteri e i segreti delle nuove mafie: “Ecco come agiscono” (Ansa) – cityrumors.it

Ma in questa intervista Gratteri si è soffermato su un tema sicuramente molto delicato: come la mafia è cambiata rispetto a tanti anni fa. Attualmente si vive un’epoca completamente differente e la tecnologia è arrivata in supporto dei clan. Tutto questo rende molto difficile intercettarli e la conferma è arrivata direttamente dallo stesso procuratore. Parole che suonano anche come un messaggio importante per il prossimo futuro. Serve un cambio di passo se si vuole continuare questa lotta con le stesse armi.

Gratteri sulle nuove mafie: “Agiscono in modo differente”

Da qualche anno si parla di nuova mafia. Non si tratta di un cambio clan o magari di zona, ma parliamo di un modo di agire differente rispetto al passato. E questo, come ammesso dallo stesso Gratteri, rende tutto molto più complicato. La lotta si fa sempre più ardua anche a causa di una tecnologia che rappresenta un’arma in più per i clan.

I soldi delle mafie – spiega ancora Gratteri – entrano nei circuiti dell’economia legale davvero in maniera semplice grazie ad un sistema onnivoro. Non ci sono più differenze tra soldi sporchi e puliti. Senza dimenticare la tecnologia come telefoni criptati o le criptovalute. Tutto questo rende molto difficile restare a passo con i tempi. Senza dimenticare che c’è ancora chi dice che i mafiosi non parlano al telefono e devono essere pedinati“.

Gratteri durante una conferenza
Gratteri sulle nuove mafie: “Agiscono in modo differente” (Ansa) – cityrumors.it

Ma nell’intervista a Il Giornale Gratteri ha affrontato diversi temi. Uno che tiene banco da tempo è quello delle carceri sovraffollate e il procuratore ha una idea molto chiara: “Sono contrario ad amnistia e indulto. Possiamo togliere i tossicodipendenti e mandarli in centri di recupero. Poi magari costruire qualche struttura in più p fare accordi bilaterali con i Paesi d’origine di molti detenuti. E il 41bis è ancora necessario“.

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