“Hai usato l’Intelligenza Artificiale? Sospeso!”: clamorosa sentenza contro un avvocato

Un avvocato è stato sanzionato a causa dell’utilizzo sconsiderato dell’Intelligenza Artificiale: ecco il motivo che ha spinto i Giudici a sanzionarlo

L’Intelligenza Artificiale è entrata sempre più prepotentemente nelle nostre vite. In molte occasioni si è dimostrata un aiuto concreto e un supporto di non poco conto per chi ha avuto la possibilità di utilizzarla nel modo migliore (e consentito) per il proprio lavoro o nella vita di tutti i giorni. In altri casi, si è trasformata in un vero e proprio boomerang. Vi abbiamo già raccontato la disavventura di un gruppo di persone, che avevano chiesto a ChatGpt di organizzare un viaggio e si sono ritrovati a raggiungere un luogo immaginario, che esisteva solo nella testa dell’AI.

Un avvocato
“Hai usato l’Intelligenza Artificiale? Sospeso!”: clamorosa sentenza contro un avvocato – cityrumors.it

Anche un avvocato è stato letteralmente tradito dal “cervellone elettronico”: alcune delle informazioni che aveva richiesto all’Intelligenza Artificiale si sono trasformate in un autogol. E lo hanno portato ad avere dei seri problemi con la Magistratura ed ha subito un duro provvedimento. Il legale è stato infatti richiamato all’ordine, per un motivo piuttosto chiaro.

Ecco perchè l’avvocato è stato sanzionato: è colpa dell’AI

La Corte d’Appello di Gand ha ufficialmente redarguito e sospeso un avvocato per “l’uso sconsiderato e incontrollato” dell’intelligenza artificiale (IA). Il caso riguarda il riconoscimento di un bambino, concepito tramite donatore. La sentenza di sospensione si è resa necessaria “secondo la Corte d’Appello” per l’utilizzo esagerato della tecnologia. L’avvocato avrebbe infatti utilizzato tutte le info che ChatGpt gli ha concesso per la stesura del rapporto finale, senza verificarne l’autenticità. Nella sentenza sono state elencate tutte le mancanze e gli errori commessi.

Aula di tribunale
Ecco perchè l’avvocato è stato sanzionato: è colpa dell’AI – cityrumors.it

Sei pagine ricche di clamorose disattenzioni: citazioni errate di statuti, giurisprudenza inesistente e manuali giuridici che citano testi inesistenti. Vi sono persino riferimenti a sentenze in materia di adozione che pertanto non sono applicabili al caso in questione. La sentenza del tribunale ha stabilito che l’avvocato ha dovuto ammettere che il testo era stato scritto da un suo collaboratore, che non aveva verificato le fonti. “Una scusa molto banaleha commentato un giurista – tu sei l’avvocato della tua cliente ed è una tua responsabilità”. Per i legali che abusano dell’intelligenza artificiale e vengono scoperti, le conseguenze principali sono tre. Il danno reputazionale , oltre a responsabilità e sanzioni disciplinari.

Se la causa viene persa, ed il cliente ritiene responsabile il proprio avvocato, si può anche citare in giudizio il legale, imputandogli una condotta sbagliata. “Come cliente, puoi anche presentare un reclamo all’Ordine degli Avvocati. Esistono linee guida per l’uso dell’IA basate sul Codice Deontologico degli Avvocati”. Le sanzioni vanno dal rimprovero alla sospensione, sebbene quest’ultima rime sempre una via poco diffusa. 

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