L’annuncio shock dei responsabili sanitari: l’uomo ha riscontrato un raro ceppo di un’influenza mai vista prima. Simile, ma non uguale, ad una, tristemente conosciuta in passato
Ci mancava anche questa: mentre a Milano si sta registrando una sempre più pericolosa diffusione di casi di legionella, e le infezioni polmonari si stanno sviluppando in tutto il nostro Paese con una rapidità e una frequenza preoccupante, arriva un’altra brutta notizia. I medici hanno ammesso la presenza di un raro ceppo di influenza: che non era mai stata riscontrata prima e che ha portato alla morte di un uomo.

L’allarme è scattato: nella popolazione e tra i responsabili sanitari, immediatamente chiamati a studiare la situazione per verificare se esistano o meno pericoli per tutta la popolazione. Questa influenza assomiglia tantissimo ad una, tristemente conosciuta in tutto il mondo e capace in passato di generare vittime e panico tra la popolazione: secondo i primi accertamenti, sembra che sia leggermente diversa (e forse più pericolosa) di quella originale.
Primo uomo a contrarre questo ceppo di influenza: è allarme
Il caso si è verificato negli Stati Uniti, nello stato di Washington: ma il rischio è che possa diffondersi con velocità anche in altre zone. Un uomo, è rimasto ucciso dopo aver contratto un raro ceppo di influenza aviaria. Secondo i funzionari medici statali si tratta del primo decesso avvenuto per questo tipo di contagio. La situazione viene monitorata con attenzione e sarà necessario verificare le reali causa e i possibili effetti sulla popolazione.

Secondo i primi riscontri, la vittima era un anziano, con problemi di salute preesistenti. Era stato ricoverato con sintomi chiari e la diagnosi è stata terribile: l’uomo aveva preso una rara influenza aviaria, denominata H5N5: il primo essere umano ad essere stato infettato da questo ceppo, secondo una dichiarazione ufficiale del Dipartimento della Salute dello Stato di Washington. La persona della Contea di Grays Harbor, circa 78 miglia (125 chilometri) a sud-ovest di Seattle, possedeva un pollaio domestico che era stato esposto a uccelli selvatici, hanno detto i funzionari sanitari. Il contagio sarebbe avvenuto proprio all’interno di questa struttura.
Le differenze con il precedente ceppo di influenza aviaria
“Il rischio per il pubblico rimane al momento basso”, hanno affermato i responsabili sanitari nazionali in una dichiarazione pubblica. “Nessun’altra persona che è stata a contatto con lui è risultata positiva all’influenza aviaria”. I funzionari sanitari hanno aggiunto che monitoreranno chiunque sia entrato in stretto contatto con la persona, ma “non ci sono prove della trasmissione di questo virus tra le persone”. Si sono immediatamente mossi anche i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), che a seguito dei controlli hanno rilasciato una dichiarazione sull’infezione in cui si affermava che non ci sono informazioni che suggeriscano che “il rischio per la salute pubblica sia aumentato a seguito di questo caso”.

I responsabili sanitari stanno cercando di capire se l’H5N5 sia o meno una minaccia maggiore per la salute umana rispetto al virus H5N1, responsabile di un’ondata di 70 infezioni umane segnalate negli Stati Uniti nel 2024 e nel 2025. La maggior parte di queste sono state malattie lievi, riscontrate in lavoratori di allevamenti lattiero-caseari e avicoli. La distinzione tra H5N5 e H5N1 risiede in una proteina coinvolta nel rilascio del virus da una cellula infetta e nella promozione della sua diffusione alle cellule circostanti. Rispetto al virus precedente, c’è però una distinzione che non lascia ben sperare: il decesso del primo uomo che ha riscontrato questo virus. Un elemento che sta portando i responsabili sanitari a studiare con attenzione tutte le prossime mosse.





