L’influenza K si sta diffondendo in Italia, il picco arriverà tra qualche giorno: perché questa variante preoccupa gli esperti?
In Italia è allarme influenza K, una nuova variante rintracciata dagli esperti e che preoccupa parecchio. Il picco è atteso tra qualche settimana, tra fine dicembre e inizio gennaio. Secondo i medici si tratta di un virus molto furbo, in grado di “nascondersi” al nostro sistema immunitario. Nella prime due settimane di dicembre, il virus ha colpito oltre un milione di italiani.
L’incidenza, secondo i dati forniti a Respivirnet, è in aumento, specialmente tra i bambini. Il virus dell’influenza è ormai diffuso su tutto il territorio, palesandosi attraverso un nuovo ceppo, chiamato K, una variante del virus A-H3/N2, già osservata nell’Emisfero Sud e ora arrivato anche da noi. Le regioni più colpite, attualmente, sono Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Sardegna.
Il virus influenzale è fortemente contagioso, proprio perché in grado di mutare, ma non solo, perché la sua forma particolare è importante per la connessione con farmaci e vaccini. I virus sono di forma sferica, la cui superficie è composta da spikes, delle protuberanze sottili. Sulle protuberanze si trovano gli antigeni di superficie, elementi essenziali per determinare la tipologia di virus, quindi il ceppo influenzale.
All’interno della sfera, troviamo il suo patrimonio genetico (RNA), che comporta tantissime combinazioni. I virus influenzali hanno la capacità di mutare spesso, con mutazione quasi sempre lievi, anche se in certi casi la mutazione è talmente profonda da rendere il virus irriconoscibile da parte del nostro sistema immunitario.
Quando un virus muta notevolmente, si parla di shift antigenico. Il fatto è che i virus sono in continua mutazione per poter sopravvivere nel tempo, quindi si adeguano, si aggiornano. Quando invece si assiste a un cambiamento radicale, si parla di un nuovo virus, come nel caso della K, e la sfida per gli scienziati sta proprio nel riconoscerne il patrimonio genetico, o meglio, la nuova combinazione, e intervenire con farmaci e vaccini per bloccarne la diffusione.
Dall’inizio dell’autunno, la variante K dell’influenza stagionale ha colpito oltre 2 milioni di italiani, un milione soltanto dall’inizio di dicembre, e con il picco che ancora deve arrivare. La variante K non risulta più aggressiva della solita influenza stagionale, tuttavia risulta più preoccupante perché riesce a nascondersi al nostro sistema immunitario, essendo del tutto nuova.
Ha accumulato tante mutazioni che sta causando ampi contagi. Inoltre, i sintomi sono abbastanza intensi: febbre alta, diarrea, vomito, nausea, vertigini, dolori muscolari, mal di gola, raffreddore, brividi, debolezza. Senza le dovute accortezze, possono giungere anche complicazioni più gravi, come bronchiti, otiti, polmoniti e sinusiti. A rischio anziani e bambini, donne in stato di gravidanza e persone con malattie croniche.
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