Tragedia a Bologna nella tarda serata di ieri: un 16enne è stato ucciso in strada con una coltellata, ferito un altro giovane. Fermato 17enne.
Una lite sui social sarebbe alla base della rissa scatenatasi alle ore 22 circa in via Piave, non lontano dal parco del Velodromo. Ad essere colpito a morte è stato Fallou Sall, 16 anni, italiano di origini senegalesi. Accoltellato al collo ed alla schiena anche un altro ragazzo, un 17enne bengalese, ferito in maniera non grave. Sulla base degli accertamenti svolti dalla squadra mobile, poche ore fa è stato fermato un 17enne ritenuto il presunto autore del reato. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale per i Minorenni di Bologna.
Stando alle prime ricostruzioni il ragazzo fermato da tempo provocava via social un altro giovane di Bologna. Ieri sera la resa dei conti in strada. In soccorso del giovane bullizzato sui social sarebbero intervenuti i suoi amici. Da lì si è scatenata la rissa che è continuata con un inseguimento in via Piave. Nel parapiglia il 17enne avrebbe estratto il coltello con cui ha colpito Fallou Sall ed il ragazzo bengalese. Le vittime sono state subito trasportate all’ospedale Maggiore di Bologna. Sall è deceduto per la ferita riportata al petto mentre il bengalese è stato dimesso con una prognosi di 10 giorni.
Il giovane, dopo l’aggressione, avrebbe raggiunto velocemente casa sua. Prima, però, avrebbe attraversato la strada e gettato il coltello sotto un’auto vicino al marciapiede opposto al luogo del delitto. Lì gli agenti della squadra mobile di Bologna lo hanno raggiunto e portato in caserma per interrogarlo. Le attività investigative sono state avviate repentinamente dal personale delle volanti, della squadra mobile e della polizia scientifica giunta sul luogo dell’aggressione per i rilievi.
Le indagini hanno poi consentito di appurare le ragioni del litigio: provocazioni e minacce perpetrate per futili motivi tra adolescenti dello stesso quartiere anche sulle piattaforme social. Il 17enne si trova ora nel Centro per la giustizia minorile di via del Pratello, in attesa delle successive fasi giudiziarie davanti al Tribunale per i Minorenni. A dare l’allarme, intorno alle 22 e 30, sarebbero stati alcuni residenti, che hanno sentito gridare in strada.
“Abbiamo sentito delle urla strazianti, richieste di aiuto, voci di ragazzi. – ha raccontato una donna – Abbiamo capito subito che qualcosa di grave era accaduto e ci siamo fiondati alla finestra. Abbiamo aperto e abbiamo visto questa scena terribile, di un corpo riverso a terra in una pozza di sangue e tutti i ragazzi, che abbiamo capito essere gli amici, che urlavano disperati”. Alcuni amici, che come la vittima frequentano l’istituto Belluzzi-Fioravanti, si sono ritrovati in mattinata nel parco dell’ex Velodromo, poco lontano dal luogo dove è avvenuto l’omicidio e dove si ipotizza sia iniziata la rissa.
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