La Russa shock: così ha affondato Gattuso

Gennaro Gattuso alla guida della Nazionale, ma è subito polemica. Ignazio La Russa non ci sta e lo affonda.

È ufficiale da qualche giorno: Gennaro Gattuso è il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio. La FIGC ha annunciato la sua nomina con entusiasmo, presentandolo come l’uomo giusto per rilanciare un progetto tecnico in cerca di identità e risultati. Un progetto tecnico che, prima di ogni altra cosa, deve cercare la qualificazione ai prossimi mondiali di calcio.

Lo sfogo di La Russa
La Russa commenta duramente Gattuso nuovo ct Cityrumors.it foto Ansa

L’ex centrocampista, già allenatore di squadre come il Milan, il Napoli e il Valencia, subentra con il compito di riportare innanzitutto entusiasmo attorno agli Azzurri. Ma l’insediamento non è stato accolto da tutti con favore. Qualcuno proprio non approva la scelta: Ignazio La Russa. Quest’ultimo ha esposto tutta la sua amarezza sulla scelta della Figc.

La Russa contro Gattuso: “In panchina serviva un simbolo dell’Italia”

A poche ore dalla nomina ufficiale di Gennaro Gattuso, il presidente del Senato Ignazio La Russa ha espresso pubblicamente il suo disappunto. Intervistato ai microfoni di Rai TG Parlamento, La Russa non ha usato mezzi termini: “Gattuso non rappresenta l’italianità. Ho provato anche a chiamare Gravina prima della nomina.”

Calcio e potere
Gennaro Gattuso: ecco perché La Russa non approva cityrumors.it foto Ansa

Secondo il politico di lungo corso, alla guida della Nazionale doveva esserci un volto iconico, capace di incarnare lo spirito e il carisma dell’Italia calcistica: “In panchina ci voleva qualcuno del calibro di Totti, Nesta o Del Piero. Figure che uniscono, che parlano agli italiani e che rappresentano un’epoca gloriosa.”

Il presidente del Senato ha poi allargato la riflessione al contesto più ampio, sottolineando come, a suo avviso, il calcio moderno e la stessa Nazionale abbiano perso quell’appeal che un tempo catalizzava l’interesse popolare: “Oggi la Nazionale non emoziona più come una volta. Serve una scossa, anche simbolica.” “Chi avrei voluto? Avrebbero dovuto pensarci prima, Ranieri e Mancini forse avrebbero accettato. Mancini resta ancora disponibile e poi Mourinho, perché no? Abbiamo avuto Helenio Herrera. Lo stesso Pippo Inzaghi poteva essere un candidato”. E conclude: “Il nostro calcio non è un calcio da ‘Ringhio’, ma è il calcio di Del Piero”.

 

 

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