Licenziati e sostituiti dall’AI. Chi rischia di più in Italia? Lo studio è eloquente

Che tipo di impatto ha avuto l’Intelligenza Artificiale nel nostro Paese in termini di riduzione dei posti di lavoro? Quanti licenziamenti ci sono stati, e cosa accadrà nel futuro: i numeri sono piuttosto eloquenti

Quanto sta influendo l’esplosione dell’Intelligenza Artificiale nel mondo del lavoro? Sono stati maggiori i vantaggi o gli svantaggi? Quali posizioni sono a rischio e quali invece potrebbero essere favorite? E soprattutto… come cambia la situazione in Italia? Inutile girarci troppo intorno: l’Intelligenza Artificiale è entrata in modo prepotente nel mondo del lavoro. In tutto il mondo le aziende stanno facendo i conti con l’evoluzione della situazione.

Licenziati e sostituiti dall'AI
Licenziati e sostituiti dall’AI. Chi rischia di più in Italia? Lo studio è eloquente – cityrumors.it

Ma che tipo di impatto può aver avuto l’AI nel nostro Paese? E cosa potrà accadere in futuro. La fine dell’anno solare ha portato diversi stati europei a realizzare dei resoconti dettagliati sul mondo del lavoro; ed il riferimento all’utilizzo dell’Intelligenza Informatica certifica la grande differenza con il passato. L’Olanda è stata la prima a lanciare un allarme. Dagli studi effettuati, si è certificata la difficoltà dei più giovani ad imporsi nelle aziende.

I numeri in Olanda e in diversi Paesi europei

I cosiddetti lavori di base entry-level (ovvero posizioni lavorative di primo livello, pensate per persone che entrano per la prima volta nel mondo del lavoro o che non hanno ancora esperienza specifica in un determinato settore) stanno scomparendo, a causa dell’ascesa dell’Intelligenza Artificiale. Molte aziende olandesi (secondo un report di Intelligence Group e dell’UWV, l’ente olandese per l’assicurazione dei lavoratori) hanno ufficializzato numerosi licenziamenti e minor richiesta di personale alle prime esperienze. 

Al lavoro con l'AI
I numeri in Olanda e in diversi Paesi europei – cityrumors.it

Negli ultimi tre anni, il numero di posizioni aperte per i debuttanti nel mercato del lavoro olandese si è dimezzato. Se tre anni fa le posizioni entry-level rappresentavano oltre il 20% del mercato totale, oggi questa quota è scesa al 10,3%. Tra i settori più colpiti, l’Informatica (con il settanta per cento in meno di posizioni per sviluppatori web junior e programmatori di app), il design (le offerte per grafici e designer multimediali sono calate di quasi il 60%.), il Marketing e Pubblicità (le posizioni per principianti sono diminuite del 50%.).

La situazione in Italia: i più giovani penalizzati dall’introduzione dell’Intelligenza Artificiale

E in Italia, cosa è accaduto nel corso del 2025? I numeri non sono troppo diversi. Esiste una piccola differenza legata all’età. Mentre i giovanissimi (15-24) e gli over-50 lavorano con maggior facilità, i giovani tra i 25 e i 34 anni restano “al palo”, intrappolati in una stagnazione di opportunità di carriera e stabilità contrattuale. Proprio come in Olanda, anche nel nostro Paese l’Intelligenza Artificiale ha iniziato a colpire le figure emergenti nel mondo del lavoro. La cosiddetta base lavorativa. Nel 2025 in Italia si è registrato un aumento spaventoso delle imprese che hanno dichiarato di utilizzare frequentemente l’AI: si è passati dal 12% del 2024 al 46% del 2025.

Intelligenza Artificiale in Italia
La situazione in Italia: i più giovani penalizzati dall’introduzione dell’Intelligenza Artificiale – cityrumors.it – Ansa Foto

Circa dieci milioni di lavoratori italiani sono altamente esposti all’IA. I ruoli più colpiti (come è accaduto in Olanda) sono quelli entry-level nei settori: informatica (su tutti quelli di programmatore), con una netta diminuzione di richieste per junior developer (poiché l’IA scrive gran parte del codice base). Marketing e Comunicazione: numerosi compiti  di copywriting e social media management junior sono ora automatizzati, senza alcun bisogno di responsabili in grado di realizzarli manualmente, Back-office e Amministrazione: (le attività di inserimento dati e analisi base vengono delegate ad agenti IA, oltre ad aver fatto registrare degli eveidenti e preoccupanti diminuzioni delle assunzioni di neolaureati: alcuni studi segnalano una riduzione del 13% delle assunzioni per profili senza esperienza nei settori tecnologici rispetto all’anno precedente.

Provando a ricapitolare, in Italia, l’Intelligenza Artificiale non ha portato a licenziamenti (rispetto a quanto accaduto in altri Paesi), ma ad una netta diminuzione delle assunzioni di  figure junior che non abbiano già una padronanza avanzata degli strumenti di IA. Allo stesso tempo, molti collaboratori (spesso a Partita Iva e quindi autonomi), non potendo ricevere un ben servito, hanno visto una riduzione sostanziale dei lavori effettuati. Con guadagni ridotti. La nuova tendenza è destinata a crescere e a rivoluzionare ulteriormente un mondo del lavoro già in grande difficoltà.

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