Morti improvvise, mistero sulle autopsie: la denuncia del Comitato Salvaguardia. Nel giro degli ultimi anni sono state tantissime le segnalazioni
A fare una indagine sulla vicenda delle morti improvvise ci ha pensato direttamente il noto quotidiano “La Verità“. Quelle dovute al Covid è una lista sempre più lunga, mentre per quanto riguarda quelle delle autopsie è decisamente più corta. Un vero e proprio mistero. Ne ha palato Marianna Cané che ha citato qualche esempio. Come quello di Edoardo Basso, anni 24, perfettamente sano ma trovato senza vita sul suo letto.
Senza dimenticare Enrico Bozzetto, anni 41, stessa morte dell’uomo precedente ma a trovarlo morto era stata la mamma. Raffaella De Luca, anni 29, mestiere poliziotta e mamma di un bambino di pochi mesi, trovata senza vita per terra. Angela Carnevale, anni 35, mestiere maestra è deceduta all’ingresso della scuola dove lavorava. Un malore ha stroncato la vita di Dimitri Roveri a soli 28 anni. Una lista che, purtroppo, potrebbe continuare a lungo.
Come se fosse un bollettino di guerra, ma nessuno fa nulla. Per la rabbia dei genitori e familiari che attendono ancora delle risposte da chi di dovere. Avere una risposta: ovvero capire come sono morti i loro cari. Ed è per questo che è nato il “Comitato Salvaguardia” che porta la firma di Elena Alberton, la mamma di Enrico Bozzetto. Quest’ultima, da anni, chiede che venga fatta l’autopsia sul corpo del figlio.
Queste sono alcune delle sue parole che ha rilasciato al quotidiano: “Bisogna indagare. Deve essere fatta l’autopsia. Bisogna sollecitare l’indagine. Proprio come ci insegna la scienza è importante andare a cercarla visto che non bisogna escludere nulla in questi casi“. Le risposte che hanno sono sempre le stesse: “Morte improvvisa”. Ed invece i familiari chiedono che venga fatta qualcosa in più, come una diagnosi. Un dato che preoccupa e non poco.
La risposta che esce spontanea è la stessa: forse c’è correlazione tra l’aumento della mortalità ed i vaccini per il Covid? Le tempistiche fanno pensare proprio a questo. Tanto è vero che sia Pfizer che Moderna, dopo le tantissime critiche che hanno ricevuto per via dei numerosi casi di morti per il mondo, hanno dovuto riportare nei foglietti illustrativi dei loro farmaci che possono causare peri-miocarditi in soggetti giovani. L’obiettivo dell’associazione è uno solo: effettuare delle autopsie sui cadaveri per avere una sola risposta, quella della verità.
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