“Pagamento di 6,80 in sospeso”, occhio alla nuova truffa in autostrada

Attenzione ai falsi SMS sui pedaggi autostradali. Una nuova truffa mira ai dati bancari degli automobilisti stranieri. Ecco i modi per difendersi

Vacanze francesi a rischio per migliaia di automobilisti, soprattutto italiani, ma la truffa è un pericolo per tutti gli stranieri. Una nuova, subdola, forma di raggiro sta prendendo di mira chi viaggia sulle autostrade a pedaggio “senza barriera”. Il campanello d’allarme è suonato, meglio mettere in guardia tutti: fate attenzione ai falsi promemoria per pedaggi non pagati.

Casello
“Pagamento di 6,80 in sospeso”, occhio alla nuova truffa in autostrada – Cityrumors.it

Dall’introduzione in Francia del sistema a “flusso libero” (o “Flux Libre”), dove le barriere sono state sostituite dal riconoscimento automatico delle targhe (ANPR), i truffatori hanno trovato un terreno fertile. Invece del classico casello autostradale, ora i pedaggi vengono pagati automaticamente tramite telecamere su tratte come la A13, la A14, la A4 e la A79.

Se da un lato il sistema “Flux Libre” rende il traffico più scorrevole, dall’altro ha aperto la strada a nuove frodi. Come riportato da Gocar.be, i criminali inviano falsi messaggi di promemoria agli automobilisti, chiedendo loro di effettuare un piccolo pagamento in sospeso, solitamente intorno ai 6,80 euro. Un importo volutamente basso, per non insospettire le vittime.

Il problema è che questi messaggi sembrano incredibilmente reali. Arrivano via SMS o email, con loghi e layout che sembrano provenire dal servizio Ulys, una sussidiaria di Vinci Autoroutes. Ma dietro l’apparenza si nasconde la truffa: i messaggi indirizzano a un sito web falso dove le vittime sono invitate a inserire i propri dati bancari. Chi cade nel tranello, si ritrova con il conto svuotato.

Come riconoscere i truffatori e difendersi: mai cliccare su link sospetti

Per settimane, migliaia di automobilisti stranieri sono stati bombardati da questo tipo di comunicazioni fraudolente. Gli importi irrisori e la struttura credibile delle informazioni fanno sì che molte persone paghino senza sospettare nulla, solo per evitare possibili multe o complicazioni. Gli automobilisti italiani, in particolare, sono più vulnerabili a questa frode, proprio perché il sistema francese dei pedaggi è meno familiare e la confusione tra le varie compagnie (Ulys, Vinci, Sanef o Aliae) è più elevata.

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Come riconoscere i truffatori e difendersi: mai cliccare su link sospetti – Cityrumors.it

L’importo mi è sembrato così esiguo che ho pensato: pago e basta“, ha raccontato un testimone, caduto nella trappola. Ma c’è un modo per difendersi: i gestori ufficiali delle autostrade francesi sottolineano di non inviare mai SMS o email con un link diretto al pagamento. La comunicazione effettiva avviene sempre tramite domini ufficiali come @ulys.com o @vinci-autoroutes.com.

Segnali d’allarme da non sottovalutare:

  • Se ricevi un messaggio da un numero di cellulare sconosciuto (ad esempio, che inizia con 06 o 07).
  • In caso di dubbi, visita sempre il sito web ufficiale digitando manualmente l’indirizzo.
  • Non cliccare mai su link sospetti e, soprattutto, non fornire mai i tuoi dati bancari su siti non verificati.
  • Se sei comunque caduto nella trappola, contatta immediatamente la tua banca e blocca la tua carta.

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Per chi viaggia spesso in Francia, esiste una soluzione semplice e sicura: il télépéage badge. Questo piccolo trasmettitore consente il pagamento automatico dei pedaggi autostradali ed evita di ricevere promemoria in seguito, veri o falsi che siano. Si paga solo per i mesi in cui lo si utilizza, di solito circa 2 euro al mese. Con un po’ di preparazione, non solo si può viaggiare più velocemente, ma si possono anche evitare costosi errori e spiacevoli sorprese. Non lasciate che una truffa rovini le vostre vacanze!

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