I risultati dell’ultimo report di Legambiente fotografano una situazione quasi drammatica degli edifici scolastici in Italia dove molti plessi non avrebbero neanche la necessaria agibilità
L’anno scolastico è appena ricominciato dopo la pausa estiva esattamente come era finito il precedente. I problemi restano gli stessi, tra sovraffollamento delle classi, la mancanza dei docenti di ruolo e il ritardo cronico nel nominarne di nuovi e le strutture che ospitano le classi degli studenti datate e che necessitano di interventi mirati di ristrutturazione e ammodernamento. Una situazione che si protrae così da troppi anni e che nessuna amministrazione locale è mai riuscita a sistemare a causa della mancanza dei fondi necessari.

Da ieri in tutte le regioni è scattato il nuovo anno scolastico 2025-26 e oltre un milione di studenti di ogni ordine e grado è tornato sui banchi. Il calendario della riapertura oramai da alcuni anni varia da regione a regione, l’importante che alla fine si contino 200 giorni effettivi di lezione. Un modo per lasciare libero arbitrio alle varie amministrazioni nella gestione di apertura, chiusura e anche sugli eventuali giorni di ponte da agganciare alle varie festività nazionali.
Anno nuovo problemi vecchi
Ieri è suonata la campanella nel resto delle regioni che avevano scelto il 15 settembre come data ultima per il ritorno degli studenti in classe e con l’inizio del nuovo anno scolastico sono tornati puntuali tutti i problemi che da anni oramai affliggono le scuole di ogni ordine e grado. Affollamento nelle classi per mancanza del numero necessario di strutture, la mancanza di docenti di ruolo e l’atavica lentezza del ministero nel nominare i nuovi e le problematiche della maggior parte degli edifici oramai vecchi, con la necessità di interventi di manutenzione importanti e in alcuni casi addirittura senza la necessaria certificazione di agibilità.

Nel 2024 solo il 47% degli edifici dispone del certificato di agibilità, questo è quanto emerso dall’ultimo report di Ecosistema Scuola di Legambiente sui dati relativi allo scorso anno, ma con un occhio particolare sugli ultimi 25 anni di scuola nel nostro Paese e da cui viene fuori un quadro a dire poco allarmante con gli studenti di ogni ordine e grado, in quasi tutte le regioni italiane, che sono costretti a fare lezione in edifici fragili e poco efficienti. “La scuola ha bisogno di investimenti regolari e consistenti nella manutenzione straordinaria e ordinaria insieme a un Piano Nazionale per la messa in sicurezza e per garantire più servizi. Si replichino anche le buone pratiche già attive nel Paese e che hanno per protagoniste scuole attente alla sostenibilità. In Italia sul fronte dell’edilizia scolastica negli ultimi 25 anni la scuola italiana arranca”, questa la nota emessa da Legambiente che nero su bianco lancia il grido d’allarme per le condizioni in cui versano la metà degli edifici scolastici in Italia.
Un edificio su due è fuorilegge
Secondo i dati emersi dallo studio, effettuato in 97 comuni capoluogo su 112 e che riguardano 7.063 edifici scolastici di loro competenza, tra scuole dell’infanzia e primarie e secondarie di primo grado, nel 2024 soltanto un edificio su due dispone del certificato di agibilità, in appena il 45% dei plessi è stato effettuato il collaudo statico, meno del 15% degli edifici in zona sismica è stato progettato o adeguato secondo la normativa antisismica. Soltanto su un edificio scolastico su tre c’è stata la giusta indagine diagnostica sulla messa in sicurezza dei solai negli ultimi cinque anni, un dato questo che accomuna tutte le regioni sia al nord sia al centro sia al sud.

Una situazione grave quindi e particolarmente allarmante che non può aspettare l’ennesima tragedia per avere l’attenzione degli organi competenti. Il report però sottolinea anche che, proprio a fronte di questa situazione, il Ministero dell’Istruzione ha avviato lavori su oltre 10mila edifici scolastici, grazie ai fondi Pnrr a cui sono stati aggiunti fondi ministeriali, riuscendo in sostanza ad avviare opere di ristrutturazione sul 22% del patrimonio edilizio scolastico.