Puff Daddy, nuove accuse di violenze sessuali: tirato in ballo con il figlio

Ancora una causa per il rapper, coinvolto in una nuova vicenda legata a presunti abusi sessuali. L’accusa è gravissima

Sembra non esserci pace per Sean Diddy Combs, conosciuto anche come Puff Daddy. Il cantante e produttore musicale, è stato prima accusato di violenze sessuali dalla sua ex compagna Casandra Ventura e da altre tre donne, poi è stato al centro di un’indagine federale per traffico sessuale, violenza sessuale e sollecitazione e distribuzione di narcotici e armi da fuoco illegali. Ora il rapper è di nuovo al centro di uno scandalo, che ha coinvolto il figlio.

Nuovi guai per Puff Daddy. Il rapper citato ancora in giudizio per violenze sessuali – Cityrumors.it

Da tempo Puff Daddy è nel mirino delle forze dell’ordine, che hanno intensificato le indagini nei suoi confronti. La scorsa settimana ha subito la visita degli agenti federali dell’Homeland Security Investigations, che hanno anche perquisito le sue proprietà di Los Angeles e Miami, alla ricerca di indizi che confermassero le aggressioni denunciate dalle donne: ma i guai per il produttore musicale, sembrano non essere finiti.

Sean “Diddy” Combs è stato infatti tirato in ballo come coimputato in una causa contro il figlio Christian “King” Combs. Quest’ultimo, secondo le dichiarazioni della querelante, avrebbe aggredito sessualmente una donna che lavorava su uno yacht noleggiato dal padre. La causa è stata depositata giovedì presso la Corte Superiore di Los Angeles: secondo l’accusa, Sean Combs ha creato le circostanze che hanno portato all’aggressione e ha pagato per coprirla in seguito. È l’ultima di una serie di cause che accusano il produttore e magnate della musica di cattiva condotta sessuale, e arriva nel contesto di un’indagine federale sul traffico sessuale che ha portato gli agenti della Sicurezza Nazionale a fare irruzione nelle sue case di Los Angeles e Miami la scorsa settimana.

La denuncia a Puff Daddy e al figlio: “drogata e costretta ad un rapporto orale”

A querelare Puff Daddy e il figlio è stata Grace O’Marcaigh, che lavorava nell’equipaggio della barca come barista. La donna ha affermato che alla fine di dicembre del 2022 Christian Combs l’ha spinta a bere tequila che, secondo lei, era addizionata con altre droghe. Le ha palpeggiato i seni e i genitali e ha tentato di costringerla a praticare sesso orale. Aaron Dyer, avvocato di Sean e Christian Combs, ha definito la causa “oscena e priva di merito. Presenteremo una mozione per respingere questa richiesta oltraggiosa”, ha dichiarato Dyer in un comunicato. Il legale della famiglia del rapper ha definito l’indagine che ha portato alle incursioni della scorsa settimana “nient’altro che una caccia alle streghe basata su accuse prive di merito formulate in cause civili”.

Il rapper Puff Daddy, accusato da un produttore musicale di violenza sessuale, è ora stato tirato in causa insieme al figlio- Cityrumors.it

Secondo l’accusa Sean Combs, che ha noleggiato lo yacht per le vacanze del 2022, aveva il pieno controllo del personale e dei locali” e ha creato circostanze in cui l’aggressione non solo era tollerata, ma incoraggiata. O’Marcaigh, che all’epoca aveva 25 anni, ha raccontato che quando Christian Combs, allora 24enne, è salito a bordo una sera tardi, è apparso fortemente ubriaco e ha iniziato a rivolgerle attenzioni inappropriate. La donna ha raccontato che i due si trovavano in uno studio musicale a bordo della nave, dove al produttore Rodney Jones, che ha intentato una causa a febbraio, era stato detto di essere disponibile 24 ore su 24 per Sean Combs per lavorare al suo prossimo album. O’Marcaigh ha dichiarato nella causa che Christian Combs insisteva perché lei prendesse degli shot di tequila e lei beveva per obbligo.

La denuncia: i dettagli dell’aggressione

Secondo la denuncia, il figlio del rapper è diventato sempre più aggressivo con lei, afferrandola violentemente per un braccio mentre cercava di uscire dalla situazione e poi palpeggiandola. “I drink hanno reso tutto più confuso, in modo insolitamente rapido”, si legge nella denuncia. I microfoni dello studio, dove a Jones era stato detto di riprendere tutto, hanno registrato il loro scambio e la causa include una trascrizione in cui O’Marcaigh chiede a Christian Combs di smettere di toccarla. Nella causa viene spiegato che, l’aggressione sarebbe continuata nella sala cinematografica della nave, utilizzata come zona notte di riserva e dove lei stava cercando di trovare un posto per dormire, visto che le camere erano tutte occupate. O’Marcaigh ha raccontato l’aggressione al capitano dello yacht la mattina seguente, ma sostiene che che Combs gli avrebbe dato una grossa somma di denaro per non farlo andare a fondo nelle indagini. Secondo la denuncia, O’Marcaigh è stata licenziata per ritorsione e da allora non è più riuscita a trovare lavoro nell’industria musicale, dove aveva progettato di fare carriera. Afferma che dal 2022 ha subito un grave trauma emotivo. La causa chiede un risarcimento danni che verrà stabilito al processo.

Il rapper Puff Daddy, alla quinta denuncia per violenza sessuale negli ultimi sei mesi – Cityrumors.it

Christian Combs è anche un artista musicale. Il suo brano più famoso, intitolato “Can’t Stop Won’t Stop” e cantato con Kodak Black ha raggiunto la vetta della classifica Mainstream R&B Hip-Hop di Billboard nel 2022. Si trovava nella casa di Los Angeles del padre durante le perquisizioni della scorsa settimana, durante le quali lui e il fratello sono stati ammanettati ma non arrestati. La causa federale del produttore Jones, presentata a febbraio da Tyrone Blackburn, lo stesso avvocato della causa di O’Marcaigh, include le accuse secondo cui Sean Combs lo avrebbe costretto ad adescare delle prostitute e gli avrebbe fatto pressione per fare sesso con loro. Nella dichiarazione di Dyer si legge che la nuova causa è “piena dello stesso tipo di bugie fabbricate e di fatti irrilevanti che ci aspettiamo dalla Blackburn”. Ha sottolineato che il giudice distrettuale Denise L. Cote ha criticato Blackburn in una causa separata mercoledì scorso e lo ha deferito a un comitato disciplinare per un “modello di comportamento” in cui “deposita impropriamente cause in tribunale federale per attirare l’attenzione dei media, mettere in imbarazzo gli imputati con accuse salaci e fare pressione sugli imputati affinché si accordino rapidamente”. Blackburn ha risposto in una e-mail che “un rinvio non è una sanzione” e che la dichiarazione dell’avvocato di Combs è un tentativo di “sviare e distrarre”.

Le cause che vedono coinvolto Puff Daddy

“Christian Combs ha aggredito sessualmente la signora O’Marcaigh, e lo abbiamo registrato”, ha detto Blackburn. Diverse cause hanno portato l’attenzione dell’opinione pubblica sul magnate della musica e degli affari, a cominciare da quella intentata a novembre dalla sua ex protetta e fidanzata, la cantante R&B Cassie, che ha denunciato anni di abusi sessuali, tra cui uno stupro. Il caso è stato risolto il giorno successivo. Combs e i suoi avvocati hanno negato tutte le accuse. Combs, tre volte vincitore di un Grammy e fondatore della Bad Boy Records, è uno dei personaggi più conosciuti al mondo. Negli ultimi sei mesi ha dovuto rispondere di cinque accuse per violenze sessuali.

 

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