Un accordo stipulato da una Ausl ha scatenato polemiche politiche: ogni medico riceverà dei bonus se ridurrà in modo significativo il numero di esami
Un accordo destinato a far discutere. Un annuncio che genera polemiche e alimenta i dubbi sui metodi dei medici italiani. Sollecitati a prescrivere meno esami in cambio di una cospicua cifra di denaro. Si, avete letto bene: meno esami diagnostici si prescrivono ai pazienti, più soldi verranno destinati ai dottori. Questo lo strano accordo proposto ai medici di medicina generale.

Una situazione che ha generato polemiche e suscitato preoccupazioni. A stipulare questo tipo di contratto è stata la Ausl di Modena, pronta a proporre ai medici di generale uno strano accordo. Chi nel corso dell’anno riuscirà a mantenere sotto una soglia prestabilita il numero di prescrizioni di esami specialistici, riceverà un significativo bonus.
L’intenzione dell’Ausl romagnola è di utilizzare in modo più efficace le risorse disponibili e orientare i propri pazienti verso controlli mirati, senza esagerare nel numero di esami e di misure, giudicate inutili. Non sperperando risorse, ma provando ad attingere a quelle disponibili. Una misura che, da una parte può portare al ridimensionamento delle spese, ma dall’altra sembra spingere i medici a controllare con minor attenzione i propri pazienti. Evitando di sottoporli a controlli più accurati quando ci si trova di fronte ad un dubbio medico.
L’accordo stipulato con l’Ausl: soldi ai medici per non fare esami
Questo tipo di misura ha scatenato la battaglia politica: il centrodestra (con Fratelli d’Italia e Forza Italia su tutte), si è mossa, chiedendo alla Regione di intervenire e di chiarire gli aspetti principali di questo tipo di modello: se verrà confermato, modificato e se sarà adottato anche in altre parti dell’Emilia Romagna. Secondo l’accordo stipulato, l’obiettivo è di portare ogni medico a non superare la soglia di prescrizioni mediche già attuate nel corso dell’anno 2024. Se ci riuscirà, potrà ricevere un incentivo economico di circa 1,20 euro per assistito all’anno. Calcolando che di media, ogni medico segue circa millecinquecento assistiti, il bonus che ogni dottore potrà ricevere si assesta intorno ai 1800 euro per medico. Verranno utilizzati dei fondi già destinati alla categoria.

L’Asl di Modena ha provato a smorzare le polemiche. Il direttore generale Mattia Altini ha ricordato che lo scopo non è “indurre a prescrivere meno”, ma riuscire a “fornire strumenti e dati per valutare come prescrivere meglio”. Altini ha anche evidenziato che uno degli aspetti più delicati resta la comunicazione con il cittadino, soprattutto quando il medico ritiene che una richiesta non sia giustificata da reali necessità cliniche. Ogni medico potrà infatti prescrivere tutti gli esami che ritiene necessari: soprattutto se si trova di fronte ad un dubbio.





