Tragedia in Namibia: un imprenditore che aveva speso una fortuna per proteggere i leoni del deserto è stato ucciso da uno di loro durante un safari notturno
Una tragedia dalle tinte amare e paradossali. Il protagonista, suo malgrado, è un ricco imprenditore, che aveva dedicato ingenti risorse alla salvaguardia della fauna selvatica. Purtroppo, lo stesso signore, è stato sbranato da un raro leone del deserto durante un safari. Un destino crudele, che lo ha colto nel momento più inaspettato, mentre usciva dalla sua tenda per recarsi in bagno, nel cuore della notte.

Il dramma si è consumato venerdì mattina nel nord-ovest della Namibia. Precisamente, all’interno del suggestivo Hoanib Skeleton Coast Camp, un luogo dove l’avventura si fonde con la natura selvaggia. In questa esperienza, i pernottamenti avvengono in tende “sospese” sul tetto delle jeep.
La vittima è stata identificata come Bernd Kebbel, 59 anni. Dormiva insieme alla moglie Conny, 57 anni. Nel cuore della notte si è alzato per una necessità fisiologica e ha iniziato a scendere la scala. A quel punto è stato improvvisamente attaccato da una leonessa affamata.
Secondo le prime ricostruzioni dei media locali, l’animale lo ha azzannato al collo e alla gola, trascinandolo a terra con violenza inaudita. Gli altri campeggiatori hanno tentato in tutti i modi di spaventare la leonessa con luci e rumori. Ogni sforzo, però, è stato vano. Successivamente, la polizia namibiana ha spiegato che Bernd Kebbel è deceduto quasi istantaneamente a causa delle ferite riportate.
Un difensore dei leoni dal destino beffardo
La leonessa responsabile dell’attacco, chiamata “Charlie” dalla gente del posto, verrà catturata. E purtroppo, con ogni probabilità, sarà successivamente soppressa. Le autorità spesso ricorrono a questa drastica misura per prevenire ulteriori vittime e garantire la sicurezza in aree a rischio. La vicenda assume i contorni di una beffa del destino.

Bernd Kebbel, infatti, non era un turista qualsiasi. Aveva vissuto per molti anni in Namibia, dove gestiva una fiorente attività di vendita di veicoli per safari. Secondo il quotidiano tedesco “Bild”, faceva parte dell’influente comunità di lingua tedesca della capitale, Windhoek.
Ma ciò che rende questa tragedia ancora più amara è il suo impegno personale e finanziario. L’uomo si era dedicato con passione e generosità alla protezione e alla conservazione dei leoni del deserto nel Paese, animali rari e in pericolo.
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Si racconta che un leone maschio fosse stato addirittura chiamato con il suo nome, in segno di riconoscimento per il suo contributo alla causa. Ironia della sorte, o crudele coincidenza, quel leone “Bernd” era stato abbattuto in passato dagli agricoltori locali perché considerato un “animale problematico”, forse troppo audace nelle sue incursioni o aggressivo.