Ucraina-Russia, l’ultima provocazione di Putin a Zelensky: “Venga a Mosca per l’incontro…”

Davanti all’ennesima frase non proprio consona da parte del presidente russo, insorgono i paesi europei: “Parleremo con Trump”

Senza pace e senza tregua. Per l’Ucraina ma anche per la Russia anche perché non sembra esserci alcuno spiraglio per una tavolo di pace e un consenso in questa direzione, dopo quanto aveva fatto Trump a metà agosto.

Nel giorno delle parole e delle possibilità, ecco che esce allo scoperto il presidente russo Vladimir Putin che si è detto disposto a incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a patto che l’incontro sia “ben preparato”. E ha aggiunto che da parte sua non si è “mai rifiutato di farlo, se può portare a risultati positivi”.

Il presidente Putin, sottolineando di aver parlato anche con il presidente statunitense Donald Trump, al quale avrebbe confermato la disponibilità a ricevere Zelensky nel breve periodo, ma a Mosca. E questa sembra essere più che altro una bella provocazione che ha fatto subito arrabbiare gli europei e non solo, anche perché ha aggiunto, riferendosi al presidente americano che “Donald mi ha chiesto se fosse possibile e io ho detto che sì, può venire a Mosca», ha aggiunto.

La sicurezza dell’Ucraina non può essere garantita a scapito di quella della Russia, ha ammonito il leader del Cremlino, Vladimir Putin. «Sono d’accordo con chi crede che ogni Paese abbia il diritto di scegliere il proprio sistema per garantire la propria sicurezza. Questo vale per tutti i Paesi, compresa l’Ucraina»; ha detto da Pechino in conferenza stampa. «Ma questo significa anche che la sicurezza di un Paese non può essere garantita a scapito della sicurezza di un altro Paese, in questo caso la Federazione Russa», ha aggiunto parlando in conferenza stampa al termine della sua missione in Cina, come riporta Ria Novosti.