E’ andato avanti per mesi, forse anni è il sospetto ma alla fine dopo attente e scrupolose indagini è stata scoperta la truffa
Entrare e uscire senza che ci fosse un domani. E in più gratis. Privati e aziende che entravano e uscivano con i varchi dello Ztl aperti e senza avere alcun permesso. Una situazione che è andata avanti per mesi, si sospetta anche per anni. E il metodo utilizzato è in alcuni casi sofisticato, in altri assai semplice.
Tutto questo è successo a Roma, ma non è escluso che possa accadere anche in altre città come Milano o Torino, o in altre ancora. Ma dopo alcune situazioni strane e probabilmente dopo segnalazioni, la Polizia Locale della Capitale ha scoperto che alcune auto modificavano le proprie targhe per nascondere la loro identità.
E così sono nati i furbetti della ZTL, probabilmente stimolati dal fatto di poter entrare in centro senza permesso per evitare le multe. E lo stratagemma usato era quello di usare del nastro adesivo nero per cercare di camuffare le lettere delle targhe. E ci sono riusciti, tanto che diverse auto entravano e uscivano a piacimento senza venire scoperti, almeno fino adesso.
Pensare che i furbetti dello Ztl sono persone normali e in alcuni casi anche delle aziende di trasporti o qualcuno che doveva fare delle consegne in centro. I permessi costano tanto e poter entrare nello Ztl durante la giornata lavorativa è assai complicato, impossibile senza avere il permesso anche perché la mattina tutti i varchi sono chiusi, a meno che non si abbia il permesso per entrare.
Le targhe camuffate non venivano riconosciute dal sistema e quindi non venivano localizzate. Pensare che ci sono persone di ogni genere come un uomo di 57 anni, alla guida di un Fiat Ducato, che ha sostituito la lettera F con una E. Ed è anche da questo che la Polizia è riuscita a risalire alla truffa, perché di questo si tratta.
E’ interessante sapere che ci sono tante persone che hanno usato questo metodo, ma tanti non si conoscono tra loro, quindi è qualcosa che si usa normalmente, come un uomo di 45 anni, che su una Porsche Cabrio presa a noleggio, ha cambiato le lettere della targa, oppure chi anche aveva messo una calamita per trasformare una P in una R.
Ora tutte queste persone verranno denunciate e saranno accusate di truffa ai danni della polizia e del Comune di Roma, in questo caso. Ma la Ztl è andata in grande difficoltà per questa situazione perché non riusciva a localizzare la macchina.
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