Un siparietto forse un pochino esagerato poteva diventare una situazione potenzialmente pericolosa per l’incolumità del pontefice e di alcuni fedeli accorsi a salutarlo
La tradizione è stata inaugurata da Papa Francesco, da buon argentino appassionato di calcio e tifoso del San Lorenzo, non mancava mai di ricordare la sua squadra del cuore di quando era giovane. Nel segno di quella continuità, tra Bergoglio e il nuovo Pontefice, Papa Leone XIV, si può inserire anche la passione per lo sport e per il pallone in particolare, anzi subito nella Capitale qualcuno ha provato, da buon americano e vista le proprietà a stelle e strisce che si sono succedute, ad affibbiaglieli un ipotetica, passione per la Roma.
E così per tanti, ma forse non per lui, Robert Francis Prevost, eletto Papa con il nome di Leone XIV l’8 maggio scorso e succeduto a Papa Francesco sul trono di Pietro, sarebbe un tifoso della ex squadra di Francesco Totti, anche se lui, sollecitato più volte sull’argomento ha ripetuto, soprattutto ai giornalisti presenti a questi siparietti “non tutto quello che leggete è vero”. Parole che metono probabilmente una pietra tombale alla storiella, ma che però non riescono a far smettere certe manifestazioni di tifo piuttosto colorite.
Il Papa e il Giubileo
Il Giubileo della fratellanza 2025, fortemente voluto da Papa Francesco, inaugurato la notte del 24 dicembre con l’apertura della Porta Santa in San Pietro, va avanti nonostante la recente scomparsa di Bergoglio e l’elezione dopo un breve conclave del nuovo pontefice, Papa Leone XIV. Migliaia di pellegrini continuano ad arrivare nella Capitale da ogni parte del mondo per partecipare agli eventi e alle commemorazioni che settimana dopo settimana si susseguono in città.
Oggi ad esempio in Vaticano si è svolto quello dedicato alla Giornata mondiale contro le droghe, e Papa Leone XIV si è trovato involontario protagonista di una scena insolita, per qualcuno forse simpatica, ma che invece ha rischiato di trasformarsi in un vero problema sia per i fedeli che per lo stesso pontefice, tanto da dover far intervenire gli uomini della sicurezza per calmare la situazione.
La sciarpa della Roma
Al termine dell’udienza dedicata all’evento, che si è svolta nel Cortile di San Damaso, in Vaticano, mentre passava a salutare proprio decine di ex tossicodipendenti e operatori delle comunità di recupero, che avevano avuto l’opportunità di partecipare, qualcuno ha pensato bene di tirato a Leone XIV una sciarpa della Roma. L’oggetto, volontariamente appallottolato per arrivare più lontano, è caduto sulla testa del Papa, facendogli cadere la papalina che abitualmente porta sul capo.
A quel punto le persone sistemate dietro le transenne per cercare di arrivare a toccarlo, si sono accalcate ancora di più, rischiando di farle cadere con loro dietro, il tutto a pochi metri dal pontefice. Lo stesso Leone XIV a quel punto, con un eloquente gesto delle mani, ha pensato bene di provare a calmare la folla cercando di ristabilire un po’ d’ordine e contemporaneamente facendo qualche passo indietro, mentre il personale di sicurezza, che stava seguendo “la passeggiata” del Papa era già prontamente intervenuto.
