West Nile, rischio pandemia: il picco arriverà a Ferragosto

Il terzo bollettino della sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità, pubblicato oggi, parla di 89 casi in Italia confermati di infezione da West Nile Virus nell’uomo con nove decessi

Continuano a crescere le infezioni da virus West Nile e in Italia i morti accertati per contagio salgono a quota nove. Le ultime vittime si sono purtroppo registrate ieri nel casertano: un uomo di 73 anni con malattie pregresse è deceduto nell’ospedale del capoluogo dove era ricoverato e un 76enne ospite di una residenza sanitaria a Grazzanise, anch’egli con un quadro clinico già compromesso. Cresce l’allarme in tutta Italia anche perchè secondo gli esperti il picco deve ancora arrivare.

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West Nile, rischio pandemia: il picco arriverà a Ferragosto – Cityrumors.it

La malattia di West Nile è causata da un virus a RNA appartenente alla famiglia Flaviviridae, denominato West Nile Virus. Generalmente è trasmessa alle persone e agli animali attraverso la puntura di zanzare infette del genere Culex. La West Nile è causata da un virus che alberga negli uccelli selvatici e che può essere trasmesso attraverso la puntura di zanzara a mammiferi, uccelli e rettili. In rari casi l’uomo può contrarre il virus, ma non può contagiare altre persone.

Il virus continua a dilagare

In questa prima parte dell’estate 2025, la febbre del Nilo occidentale è tornata al centro dell’attenzione sanitaria in Italia, con un aumento dei casi rispetto all’anno precedente e la conferma di nove decessi legati a forme gravi della malattia, unite a patologie pregresse. Il virus, trasmesso dalle zanzare e da anni endemico sul territorio nazionale, continua a rappresentare una minaccia concreta, specialmente nelle aree più favorevoli alla proliferazione dei vettori, ma quest’anno i casi sono praticamente esplosi.

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Il virus continua a dilagare – Cityrumors.it

La principale modalità di trasmissione avviene attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare del genere Culex e, dopo la puntura, l’incubazione varia da 2 a 14 giorni, ma può estendersi fino a 21 giorni nei soggetti immunodepressi. In circa l’80% dei casi, l’infezione decorre in modo asintomatico, ma nel 20% circa, si presentano sintomi simil-influenzali che se colpiscono un organismo con altri problemi potrebbero rivelarsi pericolosi.

Il picco previsto a Ferragosto

Finora si contano nove morti, quattro dei quali in Campania. I casi confermati, secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto superiore di sanità, sono 31, concentrati soprattutto tra Lazio e Campania. Le infezioni segnalate e confermate sono però molto aumentate in pochi giorni, con due nuovi casi registrati anche in Lombardia nelle ultime ore. Preoccupa anche il numero delle infezioni perchè si stima che in tutta Italia siano almeno 10mila, per fortuna la maggioranza in forma asintomatica, quindi anche di più difficile individuazione e per gli esperti il picco potrebbe arrivare intorno a Ferragosto. Ad oggi non esiste un vaccino per la febbre West Nile, sono attualmente allo studio, ma al momento la prevenzione consiste soprattutto nel ridurre l’esposizione alle punture di zanzara.

Il picco previsto a Ferragosto – Cityrumors.it

Pertanto è consigliabile proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente.  Le raccomandazioni restano le stesse per evitare le spiacevoli punture delle altre zanzare. “Le infezioni potrebbero aumentare, ma è difficile ipotizzare come andrà, perchè questo virus è imprevedibile sia in relazione al target di persone che verrà colpito sia nell’andamento. Cruciali restano, dunque, la sorveglianza e il monitoraggio”, ha dichiarato Federico Gobbi, direttore Dipartimento di Malattie Infettive e Tropicali e Microbiologia dell’Irccs Ospedale Sacrocuore Don Calabria Negrar.

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