Paola Perego, il delicato intervento per la rimozione del tumore: “Ecco come l’ho scoperto”

Paola Perego torna a parlare dopo la scoperta del tumore con conseguente rimozione: lo ha fatto rilasciando una intervista ad “Ok Salute”

Paola Perego torna a parlare in merito ad uno dei periodi, sicuramente, più difficili della sua vita. In particolar modo dopo la scoperta di avere un tumore al rene con conseguente intervento d’urgenza alla quale si è sottoposta. Ne ha parlato nel corso di una lunga intervista che la conduttrice televisiva ha rilasciato ai microfoni della rivista “Ok Salute“. Nel corso della stessa ha anche svelato come ha scoperto di essere malata.

Intervista a "Ok Salute"
Paola Perego (Ansa Foto) Cityrumors.it

A quanto pare ogni anno si sottopone ad una ecografia addominale. L’ultima volta, però, il medico aveva notato una piccola massa. Si trattava dell’inizio della sua evoluzione. Una cosa “positiva” visto che ha potuto sottoporsi, in maniera tempestiva e rapida, ad un trattamento giusto.

Paola Perego svela l’importanza della prevenzione

Queste sono alcune delle sue parole: “L’oncologo mi ha tranquillizzata sulle alte probabilità di guarigione completa, così si è deciso per un intervento chirurgico conservativo che tende a garantire la funzionalità dei reni. Mi hanno asportato solo la parte interessata dal cancro, salvando quella sana, che così continua a lavorare normalmente“.

Intervista a "Ok Salute"
Paola Perego (Ansa Foto) Cityrumors.it

Allo stesso tempo rivela di essere una donna fortunata visto che ha la possibilità di sottoporsi a controlli privatamente. Solamente grazie ad una semplice ecografia addominale ha scoperto di avere questo tumore. Di conseguenza è stata sottoposta ad un intervento chirurgico. Ci tiene a precisare, però, che non tutte le persone possono avere questo tipo di fortuna.

Successivamente la conduttrice si sofferma anche sulla Sanità Pubblica nazionale ed, in particolar modo, all’importanza della prevenzione: “Spesso i giornali parlano del fatto che tanti italiani rinunciano a cure ed esami per motivi economici. È qualcosa di profondamente ingiusto, anzi direi inaccettabile in un Paese come il nostro. Inutile organizzare campagne per la diagnosi precoce delle malattie, se poi occorrono mesi se non anni per avere un appuntamento. Troppe persone che si rivolgono al Servizio sanitario nazionale si scontrano con liste d’attesa infinite, che possono trasformare una situazione affrontabile in un problema gigantesco“.

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